Fare esperienze con i bambini.

Fare esperienze con i bambini.

Condividere esperienze racchiude in sé un potere largamente sottovalutato.

 

Come dedicare tempo ai figli.

 

 

 

Moltissimi genitori e adulti in generale, sono convinti che siano gli oggetti ad arricchire la vita, le cose che possediamo e per garantirne in quantità a sé stessi e ai loro bambini, sono disposti a sacrificare tempo ed energie.

 

Capita così di entrare in una sorta di spirale per cui, più si possiede e più si desidera, finendo con l’essere travolti da un pensiero di scarsità, che ci impedisce di godere di ciò che in realtà già abbiamo.

 

I social media in questo non sono d’aiuto e spesso le vite degli altri, amici o vicini, sembrano essere molto più brillanti della nostra. Così si procede a testa bassa, lavorando molto e lasciandosi sfuggire l’essenziale, nella convinzione che più avremo e più saremo felici, noi e i nostri bambini.

 

A volte, fermarsi a riflettere su tutto ciò che già arricchisce la nostra vita, può rivelarsi davvero prezioso.

 

Praticare la gratitudine per ciò che già abbiamo, può aiutarci ad aprire nuove prospettive e a comprendere che il tempo ha un grande valore: è una risorsa limitata e come lo trascorriamo e con chi, può fare davvero la differenza sulla qualità della nostra vita.

 

Dedicare ai nostri figli e a noi stessi del tempo di qualità è senza dubbio una delle cose che porta più valore nelle nostre vite, un lusso vero e proprio, che non a tutti è dato di possedere.

 

Ma come dedicare tempo ai figli? Il modo migliore è quello di investire non denaro ma le nostre risorse interiori, il nostro tempo, noi stessi, su una cosa preziosa come la relazione con loro.

In questo modo ci accorgeremo che la relazione, con loro e con tutte le altre persone, è una merce talmente preziosa da non poter essere comprata ma solo coltivata, giorno dopo giorno, con pazienza e cura.

 

Sgombriamo quindi subito il campo dai dubbi e partiamo dalla consapevolezza che non è la quantità di soldi spesi che può garantirci di vivere esperienze di qualità con i nostri figli.

 

Una volta compreso questo, potremo focalizzarci su ciò che può fare davvero la differenza nel vivere momenti di qualità e cioè l’attenzione concreta che sapremo regalare a noi stessi e a chi condivide con noi quel momento e quell’esperienza.

 

Dedicare tempo ai figli significa esserci, essere lì non solo concretamente, con il corpo, ma anche con tutto il resto di noi: esserci per l’altro ma anche esserci per godere, noi per primi, di quel momento.

 

 

 

Cosa fare insieme ai figli. Dieci esperienze da vivere nei primi dieci anni.

 

 

 

Se le guardiamo sotto questa luce, tutte le esperienze che possiamo vivere insieme ai nostri bambini diventano preziose: passeggiare a contatto con la natura, praticare uno sport, cucinare, fare giardinaggio, dedicarci al nostro hobby preferito, giocare, visitare un museo o una mostra d’arte.

 

Per sapere cosa fare con i nostri figli basterà partire dalla nostra storia personale, dal nostro vissuto, dai nostri gusti ed interessi.

 

Di seguito suggerisco dieci esperienze preziose, divertenti, talvolta molto sfidanti, che però possono fornire ai bambini strumenti preziosi anche per il loro futuro.

 

 

  1. Allattamento a tu per tu.

Tu e il tuo cucciolo, solo sguardi, contatto fisico, tenerezza, benessere, per coltivare il linguaggio dell’amore presente e futuro. Naturalmente, in quei momenti,niente smart phone, televisore, social e simili.

 

 

  1. Giocare liberamente.

Lasciare al tuo bambino, soprattutto nei primi anni di vita, la possibilità di sperimentarsi nel gioco, particolarmente quello di movimento, in libertà ed autonomia, senza coltivare l’ansia che si faccia male.

 

 

  1. Sperimentare relazioni nuove.

Lasciare che si metta alla prova in uno sport o un’attività associativa, per giocarsi anche dal punto di vista relazionale, imparando ad allenare la capacità di affrontare le inevitabili frustrazioni.

 

 

   4.  Volare.

Sperimentare la libertà di scoprire culture e ambienti nuovi, che lasceranno una traccia profonda nel tuo bambino, regalandogli una mente ed un cuore più aperti.

 

 

  1. Imparare una nuova lingua.

Per donargli la libertà e permettergli di acquisire uno strumento indispensabile per muoversi con sicurezza nel mondo complesso in cui crescerà.

 

 

  1. Dormire almeno una volta in tenda e sacco a pelo.

Per sperimentare la bellezza del creato e scoprire che ne siamo parte, fin da piccoli e che amare la natura, custodirla e godere della sua bellezza è un dono fatto a ciascun essere umano.

 

 

  1. La prima volta al cinema con un amico, senza genitori.

Per sentirsi un po' grandi e indipendenti. (Anche se i genitori, senza dirlo, saranno fuori ad aspettare).

 

 

  1. La prima volta fuori a dormire senza familiari.

Per scoprire qualcosa di sé stessi e il valore delle relazioni, sia quelle familiari che quelle amicali. E’ difficile per i bimbi e ancor più per i genitori ma è un’esperienza davvero preziosa.

 

 

  1. Visitare una capitale europea.

Per scoprire che siamo parte di un disegno più ampio del nostro quotidiano e che questo sguardo allargato è una ricchezza incalcolabile.

 

 

  1. Imparare ad usare i mezzi pubblici.

Banale ma sfidante e impegnativo. Partire dal treno e dall’autobus, per arrivare alla metropolitana e all’aereo, facendoli prima provare e poi facendosi guidare da loro. Regala sicurezza e autonomia.

 

 

 

Come rendere i bambini autonomi.

  

 

Rendere i bambini più autonomi significa consentire loro di fare esperienze, per acquisire esperienza.

E’ solo facendo infatti che si diventa capaci, che si impara, soprattutto in tenera età.

 

Ogni volta che un adulto si sostituisce ad un bambino, è come se gli dicesse: faccio io perché tu non ne sei capace e questo può anche essere vero ma è necessario costruire in noi la consapevolezza che, nessuno ha mai imparato nulla, senza prima provare e necessariamente anche sbagliare.

 

Se desideriamo crescere bambini e bambine autonomi cioè capaci, indipendenti, sicuri, l’unica strada è far vivere loro un gran numero di esperienze, che siano di stimolo alla loro fantasia, al loro corpo, alla loro sensibilità, alle loro capacità cognitive.

 

E dentro quelle stesse esperienze, lasciare che si mettano alla prova, che sperimentino, che sbaglino, che correggano il tiro, che imparino a conoscere se stessi e il mondo in cui sono immersi.

 

E’ l’esperienza pratica che fa di noi dei veri esperti in qualsiasi materia, servono migliaia di ore di lavoro o di studio per diventare davvero bravi in qualcosa e senza esperienza anche una laurea può non bastare a farci diventare dei bravi professionisti, lo stesso vale per nostri bambini e bambine.

 

Il tuo bambino diventerà autonomo se comincerai subito, fin da quando è molto piccolo, a lasciargli la possibilità di fare da solo: mangiare e sporcarsi, giocare e cadere, camminare e sbagliare strada, travasare e bagnarsi, litigare e comprendere.

 

In una parola, sperimentare il principio di causa-effetto e farlo con le proprie forze, accompagnati ma non sostituiti, questo è il prezioso trucco per una crescita vissuta da protagonisti.

 

 

 

Come stimolare la curiosità nei bambini.

 

 

 

Stimolare la curiosità nei bambini significa fornire stimoli continui, in quanti più campi di interesse possibile e poi, una volta fatto questo, lasciare che i bambini e le bambine provino, sbaglino, facciano ipotesi, correggano il tiro e trovino la loro personale soluzione.

 

Ancora una volta stimolare la curiosità nei bambini significa permettere loro di fare esperienze, perché ogni esperienza fatta porta con sé un bagaglio di conoscenze ed esperienza che nessun racconto o spiegazione degli adulti può donare.

 

Se desideri condividere con il tuo bambino qualcosa di importante che è stato prezioso per la tua crescita, fallo non solo narrando i tuoi ricordi e rielaborando con lui la tua storia, ma aiutalo a sperimentare a sua volta quell’esperienza e a trarre le sue personali conclusioni.

 

Fare le cose insieme, anche quelle che a noi adulti sembrano scontate, banali o prive di valore, porta ai bambini sempre preziosi insegnamenti: si capisce che un uovo rotola, cade e si rompe, solo avendo avuto la possibilità di cucinare insieme.

 

 

 

Come creare autostima nei bambini.

 

 

 

L’autostima nasce, non tanto quando ci sentiamo apprezzati, ma piuttosto quando ci avvertiamo capaci e in grado di fare una cosa, di superare un ostacolo, di affrontare una difficoltà, quando troviamo in noi le risorse per procedere, cercando una strada che sia la nostra.

 

Anche qui le esperienze risultano centrali: quante più esperienze concrete avrò fatto nel tempo e tanto più troverò in me strumenti da utilizzare in ogni situazione, anche la più difficile.

 

Quante più volte mi sarò potuto mettere alla prova e tanto più avrò imparato, questo accrescerà il mio bagaglio e mi farà sentire più sicuro.

 

L’autostima si semina da piccoli e cresce con noi, parte dalle piccole cose concrete e poi via via, nutre anche la nostra parte emotiva.

 

I bambini che sperimentano una buona autostima e che sono più sicuri, sono quelli che vengono accompagnati con cura ed attenzione, ma che sono messi nelle condizioni di provare e riuscire da soli e che arrivano a questo cercando e scoprendo dentro di se risorse inaspettate.

 

 

 

Cosa fare quando i bambini si annoiano.

 

 

 

Solitamente il telefonino o il tablet vengono utilizzati come cura per la noia dei bambini ma se hai compreso quanto condiviso fin qui, ti sarà facile cogliere come i dispositivi non siano la soluzione ma parte del problema.

 

Davanti ai dispositivi i bambini, così come gli adulti, diventano fruitori passivi e non mettono in gioco nessuna delle capacità che invece, fare e vivere esperienze, consente.

 

Quando i bambini si annoiano proviamo a proporre loro qualcosa di nuovo e sfidante.

 

Se sono piccoli fare qualcosa mai provato prima, anche di semplice, come cucinare, fare insieme piccole pulizie, accudire un animale domestico, insomma qualcosa che li impegni e li sfidi a fare da soli e meglio.

 

Se sono più grandi, sottoponiamo loro un problema da risolvere, una sfida da vincere, un impegno da assumersi per un certo tempo e poniamo anche un premio da condividere ad ogni obiettivo raggiunto.

 

Quando i bambini si annoiano, significa che hanno bisogno di stimoli, quindi può essere bello stabilire con loro un calendario settimanale o mensile con nuove esperienze da fare insieme e l’attesa, come ci insegna la storia del piccolo principe, renderà già prima, speciali e preziosi quei momenti.

 

 

Impareranno così anche ad attendere e ad uscire dall’ottica del tutto e subito, per arrivare a raggiungere con il tempo la capacità di attendere una gratificazione differita, così preziosa per tanti aspetti della vita.

 

 

                                                                                                                                                                              Designed by Freepik

Cristina Vitali
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