Cosa provoca l’uso del cellulare nei bambini.

Cosa provoca l’uso del cellulare nei bambini.

E’ possibile oggi, in un mondo iperconnesso, in cui i social sono diventati invadenti compagni di viaggio, riprendersi alcuni spazi essenziali per il benessere personale, di coppia e soprattutto familiare?

 

 

Cellulare e tablet rischi per i bambini.

 

 

 

Gli studi scientifici sugli effetti negativi dell’uso del cellulare nei bambini, sono praticamente infiniti, eppure molti genitori non se ne preoccupano.

 

 

Tutti sono d’accordo: pediatri, studiosi del neurosviluppo, insegnanti ed educatori, persino il buon senso comune può consentirci di essere d’accordo, eppure una quantità di genitori espone i figli all’uso dei dispositivi fin dalla più tenera età.

 

L’uso di cellulari e tablet comporta dei rischi per i bambini e in un’epoca come la nostra non si può certo parlare di disinformazione, nessuno può dire non sapevo fosse dannoso, eppure genitori molti procedono a testa bassa, senza farsi domande.

 

Vorrei provare qui invece a sollevare alcune questioni e a porre alcune domande, per cercare insieme qualche risposta.

 

 

  • Cosa provoca l’uso del cellulare nei bambini?
  • Perché non dare il telefono ai bambini?
  • Come limitare l’utilizzo del cellulare?

 

 

Cosa provoca l’uso del cellulare nei bambini?

 

 

 

Le statistiche offrono un quadro impietoso.

 

Molte importanti istituzioni hanno svolto ricerche che snocciolano numeri impressionanti e raccontano come molte famiglie italiane siano dedite ad un uso indiscriminato dei dispositivi, che coinvolge anche i bambini, in tutte le fasce di età.

 

Per ragionarci su proviamo a partire dall’inizio:

 

 

Allattamento al seno e uso del cellulare.

 

 

Sempre più mamme utilizzano lo smartphone durante l’allattamento, questa abitudine coinvolge moltissime donne, tanto da superare in percentuale il 50% del totale.

 

Il momento dell’allattamento è uno dei più importanti e speciali, nella vita della madre e in quella del bambino.

E’ in quei momenti raccolti e preziosi che attraverso lo scambio di sguardi madre-figlio, nasce e si struttura il rapporto che durerà tutta la vita.

 

Studiando il viso della madre, il suo sguardo, le sue espressioni, le sfumature diverse, il bambino impara a conoscere il mondo e a comunicare.

Se la madre gli parla dolcemente o sussurra una canzone, il cervello del bambino riceve ulteriori stimoli ed entra in possesso di sempre nuove informazioni, cominciando ad acquisire e a strutturare, oltre ad una serie di altre conoscenze, anche il linguaggio.

La stessa dinamica avviene anche da parte della madre: guardando il proprio piccolo, nutrendolo, cullandolo, le è consentito di recepire tutte le sfumature e i cambiamenti che avvengono in lui, impara a riconoscere le emozioni ed i segnali di benessere o malessere che il piccolo le comunica. Attraverso lo sguardo, in quei momenti, la mamma impara a conoscere e a comprendere sempre meglio il suo bambino.

 

Utilizzare il cellulare mentre si allatta è quindi profondamente sbagliato ed è importante esserne consapevoli, perché questo può aiutarci a comprendere come l’inserimento di un dispositivo tra madre e bambino, vada a rompere inesorabilmente un prezioso ed insostituibile equilibrio.

 

Chiunque abbia avuto la fortuna di allattare al seno, sa quanto siano esclusivi quei momenti, al punto che chiunque si affacci ad osservarli, sia esso il papà o un altro familiare, si rende subito conto di essere di troppo.

Non credo ci sia nulla per cui valga la pena di perdere questo regalo che la vita ci fa e nulla che sia più importante o interessante del tuo bambino e del suo benessere.

 

Quindi se stai per diventare madre o sei una giovane mamma all’inizio del suo percorso, valuta seriamente di escludere il telefono dalla vita del tuo bambino e di limitare l’uso che ne fai, ai momenti in cui non sei insieme a lui, così da garantirgli tutta la tua cura ed attenzione.

Senza alcun dubbio, questa piccola rinuncia sarà ampiamente ripagata.

 

 

 

Perché non dare il telefono ai bambini?

 

 

 

Molti bambini, fin dai primi anni di vita, vengono lasciati soli davanti ad uno schermo e come insegnante vedo concretamente ogni giorno, quali fatiche gravino su questi bambini.

 

Già alla scuola dell’infanzia i danni provocati dall’uso dei dispositivi, si concretizzano in: disturbi del linguaggio, disturbi dell’attenzione, fatica nel contenere gli impulsi, povertà educativa e di esperienze, fatica ad interagire con i pari.

 

Credo che aver letto queste poche righe, possa già bastare per convincerci di quanto sia sbagliato offrire ai nostri bimbi in tenera età il telefono, ma andiamo più nello specifico per comprendere meglio.

 

 

Dieci semplici motivi per non dare il telefono ai bambini:

 

 

 

  1. Il telefono non è in alcun modo un sostituto del rapporto genitore figlio.
  2. Il telefono non è una babysitter a buon mercato. Come molti genitori hanno scoperto, nel corso del tempo, permettere ai nostri bambini di utilizzarlo ci costerà molto in termini educativi.
  3. L’uso del telefono ruba tempo prezioso ad altre attività. Il suo utilizzo nei primi anni di vita favorisce, per esempio, l’insorgenza dell’obesità.
  4. L’uso del telefono non rende i bambini più intelligenti. Al contrario, nei primi anni di vita, vivere quante più esperienze possibili con il corpo, i sensi e il movimento, consente loro di raggiungere uno sviluppo fisico e cognitivo più armonico.
  5. L’uso del telefono rende i bambini meno sicuri, perché tende ad accrescere in loro il senso di solitudine.
  6. L’uso del telefono instaura nei bambini un’abitudine, talmente comoda che con il tempo può sfociare in una vera e propria dipendenza.
  7. I bambini che utilizzano precocemente i dispositivi, incontrano difficoltà scolastiche, legate alla fruizione passiva dei messaggi. La scuola infatti, così come la vita reale, richiede una presenza ed un’attenzione attive e partecipi.
  8. L’utilizzo del telefono non consente l’interazione verbale e impoverisce inesorabilmente il vocabolario dei bambini che lo utilizzano, causando ritardi e disturbi nella strutturazione del linguaggio.
  9. L’uso del telefono, soprattutto in ambienti pubblici e frequentati da molte persone, priva i bambini dell’osservazione del contesto in cui sono inseriti, impoverendoli di molti stimoli e scoperte.
  10. Offrire il telefono ai bambini risulta comodo per i genitori solo all’inizio. Concedere i dispositivi diventa nel tempo, motivo di frequenti discussioni e interminabili trattative.

 

 

Che fare quindi per evitare tutte le difficoltà legate all’uso dei dispositivi? Semplicemente posticipare il più possibile la prima età di utilizzo degli stessi.

Evitare assolutamente di concederlo in età prescolare e non sentirsi in colpa o strani, se si decide consapevolmente di aspettare fino ai dodici-tredici anni.

A quell’età i ragazzi saranno un po' più consapevoli.

 

 

 

Come limitare l’utilizzo del cellulare.

 

 

 

Se avremo affrontato bene i primi passaggi, offrendo ai bambini il telefono il più tardi possibile, godremo di un innegabile vantaggio.

 

Se questo non è il nostro caso e ci stiamo accorgendo di come l’utilizzo del dispositivo stia causando difficoltà e fatiche al nostro bambino e a noi genitori, allora è il momento di intervenire e di cambiare rotta senza dubbi e ripensamenti.

 

Limitare l’utilizzo del cellulare per un bambino che sia abituato ad usarlo, non è cosa semplice ma non è neppure una cosa che non possa essere fatta, con un po' di pazienza e di determinazione e seguendo alcuni suggerimenti.

 

 

Limitare l’utilizzo del cellulare: suggerimenti per strutturare nuove abitudini.

 

 

 

  1. Dai il buon esempio: limita il più possibile il tuo utilizzo dei dispositivi, sia quando sei con il tuo bambino, sia quando sei solo/a. Se non siamo coerenti con quanto chiediamo, non saremo credibili.
  2. Stabilisci una tabella con obiettivi concreti, misurabili e raggiungibili, che stabilisca in quanto tempo e come, intendi raggiungere il risultato desiderato. Se il tempo passato sui dispositivi è molto, andrà ridotto in modo graduale e progressivo.
  3. Stabilisci nuove abitudini che possano sostituire l’uso del telefono e proponile al tuo bambino come valide alternative. Non serve sottolineare che sono proposte alternative, anzi. Può essere che facendo nuove cose piacevoli, non chieda di sedersi con un dispositivo. Le proposte possono essere molte: la lettura di un libro serale, lo svolgimento diattività all'aperto, la pratica di uno sport insieme, la cucina, passeggiate o altre attività pratiche e manuali da fare in famiglia.
  4. Valuta di adottare un animale e di coinvolgere il bambino sia nella sua cura, che in uscite e momenti di gioco e coccole. Gli animali sanno toccare tasti nuovi e danno ai bambini sicurezza e intraprendenza.
  5. Offri al tuo bambino esperienze alternative, che siano divertenti e sfidanti e che gli offrano stimoli cognitivi: la visita ad un museo, concerti, film, mostre, non è mai troppo presto o troppo tardi per cominciare. Tutte queste esperienze sono divertenti e mettono in moto il pensiero creativo.

 

 

Utilizzare le tecnologie in modo consapevole.

 

 

 

Quando più di trent’anni fa cominciai a lavorare come insegnante, insieme alle colleghe, frequentai un corso di aggiornamento, talmente interessante che ancora oggi, dopo tanto tempo, porto con me la ricchezza che mi ha comunicato.

 

Le famiglie in questi anni sono molto cambiate, l’avvento del digitale ha stravolto abitudini, stili di apprendimento, modelli di comportamento e consumo, ma di fondo gli esseri umani sono gli stessi, con la stessa voglia di svago, la stessa curiosità, le stesse fragilità e forza.

Il tema di quel corso era una riflessione sull’uso dei media.

 

Allora, in ogni casa erano presenti i vecchi apparecchi televisivi, qualcuno ne possedeva numerosi disposti nelle varie stanze della casa. La tv accompagnava le famiglie a pranzo, a cena e nel corso delle mattinate e dei pomeriggi, era diventata un ospite che, ormai faceva talmente parte della quotidianità, da passare quasi inosservato.

 

Fin qui tutto normale ma il docente ci spinse ad andare oltre e a riflettere su quanto quell’ospite silenzioso fosse in realtà ingombrante, su quanto interferisse nelle relazioni familiari, nel dialogo e nell’attenzione reciproca, nelle abitudini e nelle scelte, oltre che nell’uso del tempo e nello spazio dedicato ad altre attività, che essendoci la televisione accesa non venivano neppure contemplate.

 

Come esercizio pratico, ci chiese quanto tempo passassimo in casa con la tv accesa e ci invitò a contare per la lezione successiva, orologio alla mano, questo tempo.

 

Il risultato fu che ciascuno di noi aveva ampiamente sottovalutato l’impatto che la televisione aveva sulla propria vita, sia in termini di tempo, che di qualità delle relazioni e della vita.

Questo mi fece riflettere profondamente e presi la decisione che per la mia famiglia, ancora in via di formazione, avrei fatto scelte consapevoli e preso decisioni libere.

 

Fu così che scegliemmo insieme a mio marito, di non tenere la tv accesa durante i pranzi, in favore del dialogo di coppia e quando nacque nostra figlia, ci regalammo la possibilità di lasciare la tv spenta per un lungo periodo, in favore del benessere che ci portava lo stare insieme senza intrusi.

Scelte indiscutibilmente outside the box ma che ci regalarono un grande benessere e soprattutto consentirono a nostra figlia di crescere libera.

 

Oggi tutto è cambiato, i dispositivi elettronici, portatili e non, che ci accompagnano in ogni luogo in cui andiamo e in ogni momento della nostra vita, ci hanno arricchito immensamente, ci hanno resi più informati e più connessi ma non sempre ci aiutano a migliorare le relazioni e il benessere individuale.

 

Utilizzare in modo consapevole le tecnologie significa non solo padroneggiarle a livello tecnologico, ma anche e soprattutto, cominciare a chiedersi quale impatto abbiano sulla nostra vita, sulle nostre relazioni, sul nostro uso del tempo e sulle nostre scelte di consumo.

 

 

Ora tocca a te:

 

 

  • Rifletti su quando, come e perché desideri lasciare tempo e spazio al telefono.
  • Chiediti che cosa è davvero buono per te, per il tuo bambino e per la tua famiglia nel suo insieme.
  • Identifica quale valore porta o toglie, l’uso del telefono al tuo tempo che, come ben sai è una risorsa limitata, proprio come il denaro.
  • Domandati a cosa dici no, quando scegli di dire si al telefono, cosa chiudi fuori dalla tua attenzione.

 

 

La sfida è aperta, io ritengo che sia non solo possibile ma anche necessario provarci e soprattutto che sia possibile vincere.

 

 

                                                                                                                                                                               Designed by Freepik

 

 

Cristina Vitali
cristina@growinguptogether.blog
Pinterest

© 2024 Maria Cristina Vitali. Tutti i Diritti Riservati.

Powered by GP Informatica

Non sono tanto le cose che possediamo, ad arricchire la nostra vita, quanto le esperienze che condividiamo.

Image