Abitudini per bambini e genitori, piccoli passi che portano lontano.

Abitudini per bambini e genitori, piccoli passi che portano lontano.

Può capitare di pensare che un’abitudine sia qualcosa di noioso e ripetitivo, un gesto senza valore perché ripetuto quotidianamente senza quasi rendersene conto

 

Ma nel quadro di un cammino di crescita personale, le abitudini possono invece rivestire un ruolo molto potente soprattutto se vissute con consapevolezza e scelte con intenzionalità.

 

Quali sono i vantaggi delle abitudini.

 

 

I vantaggi delle abitudini, sono tutti racchiusi nel fatto che un’azione, qualsiasi essa sia, ripetuta più e più volte nel tempo porta un determinato risultato nella vita di qualsiasi persona, grande o piccola che sia.

Quindi, se analizzando con attenzione le nostre giornate, ci rendessimo conto che in alcuni ambiti desideriamo far crescere qualche aspetto della nostra quotidianità, le abitudini potrebbero venirci in aiuto in modo semplice ma potente.

Il primo passaggio da curare è l’individuazione del cambiamento concreto che desideriamo ottenere, perché magari ci siamo resi conto, che permanere in una determinata situazione, porta nella nostra vita fatica e malessere.

Gli esempi possono essere infiniti e quasi sempre partono da abitudini negative che per pigrizia o comodità abbiamo instaurato in precedenza, per esempio andare a letto tardi, non lavarsi i denti, lasciare che i bambini utilizzino i dispositivi elettronici senza una gestione del tempo, non fare movimento, cucinare e mangiare frettolosamente senza curarsi delle conseguenze, essere sempre di fretta.

Quando una di queste abitudini negative entra a far parte della nostra quotidianità, lo fa con lo stesso potere che avrebbe un’abitudine positiva e cioè poco alla volta diventa qualcosa di cui non riusciamo più a fare a meno.

Smontare il meccanismo delle abitudini negative, spesso ci costa una grande fatica e richiede tempo e determinazione ma se ne siamo consapevoli e desideriamo davvero il cambiamento, le cose diventeranno più semplici e si scoprirà che tutto, in realtà, è possibile.

 

 

Quale meccanismo mantiene le abitudini.

 

 

Il meccanismo che mantiene le abitudini è il potere della ripetizione di un gesto che, negativo o positivo che sia, si consolida nel tempo e ci porta inevitabilmente al cambiamento.

 

Questo concetto spiegato da molti psicologi, è in realtà semplice da fare nostro, basta riflettere sul fatto che un cambiamento se pur piccolissimo, ripetuto in un arco temporale definito, tre mesi, tre anni, trent’anni, ci porterà a conseguire inevitabilmente un determinato risultato.

 

Per comprendere meglio il meccanismo che mantiene le abitudini nella tua vita, puoi cominciare con il porti delle domande, ad esempio: tra tre anni dove sarò se…

 

Dove arriverò tra tre anni se fumo un pacchetto di sigarette al giorno? Quali ricadute avrà questa azione sulla mia salute? Quanti soldi spenderò in questo arco temporale?

Una volta fatto questo, puoi porti le stesse domande ma questa volta in positivo.

Dove potrei arrivare tra tre anni se evitassi di fumare? Quanto benessere, forza, lucidità mentale in più avrei? Con i soldi non spesi per le sigarette, quante e quali cose potrei fare?

 

Credo che nell’insieme, porsi delle domande e cercare le relative risposte, abbia già un grande valore terapeutico perché ci fa sentire quanto potenti possano essere le nostre scelte consapevoli e quanto, in realtà, possiamo incidere facendole, sulla nostra vita e sul nostro modo di essere.

 

Ora il passo ulteriore che ti chiedo di fare è quello di pensare alla quotidianità del tuo bambino e a come alcune abitudini possano incidere, positivamente o negativamente, sul suo percorso di crescita.

 

 

Che cosa sono le routine e perché sono importanti per i bambini.

 

 

Come abbiamo visto, il meccanismo che mantiene le abitudini può essere usato in nostro favore e, allo stesso modo, può quindi essere usato anche in favore dei nostri bambini e bambine.

In questo, sia a casa che a scuola, ci vengono in aiuto le routine, che possono essere utili per scandire il tempo.

 

Ma che cosa sono le routine? Le routine sono quell’insieme di azioni ripetute, che ci aiutano a gestire meglio il tempo e che offrono ai bambini un senso di stabilità e sicurezza, derivante dal sapere prima come vivranno un determinato momento.

 

A scuola le attività di routine sono quelle ripetute ogni giorno come il calendario, il cerchio delle emozioni, alcuni momenti di gioco e di lettura, che i bambini attendono e di cui sanno godere e di cui subito viene chiesto conto se per qualche motivo non vengono proposti.

Anche a casa, molte famiglie hanno delle routine come quella al risveglio e quella serale, ma chiacchierando con i genitori, capita a volte di scoprire che, non sempre quelle proposte, sono le migliori per i bambini.

Faccio solo un esempio: lasciare che i bambini si addormentino abbracciati ad un telefonino.

Il passaggio dalla veglia al sonno è un momento delicato e bellissimo, che dovrebbe essere accompagnato in modo naturale, da gesti e parole condivisi con le persone amate e non con un dispositivo elettronico.

 

Una buona routine serale può essere strutturata in diversi modi, ma che sia fatta con la lettura di una fiaba, un momento di coccole o il racconto condiviso della giornata trascorsa, non è importante, quello che conta è che sia composta da momenti preziosi che regalano serenità a grandi e piccini.

 

Per comprendere l’importanza di una corretta routine, prendiamo ora un’azione che è comune a molte famiglie: permettere ai bambini di utilizzare il cellulare in diversi momenti della giornata.

Facciamo il giochino di cui sopra e proviamo a farci le solite domande.

Dove arriverà tra tre/cinque anni il mio bambino, se in età prescolare, utilizza ogni giorno il cellulare per mettiamo due/tre ore? Quali competenze gli regalerà questa esperienza? Quale benessere fisico e psicologico gli porteranno quelle ore passate seduto con in mano un telefono? Quali miglioramenti nelle relazioni affettive potrà raggiungere? Diventerà più equilibrato, sereno, sicuro di sé?

Ora prova a ribaltare le stesse domande in positivo.

Dove arriverà tra tre/cinque anni il mio bambino, se in età prescolare, non utilizza il telefono? Quali esperienze potrebbe fare al posto di usare il video? Queste esperienze sarebbero per lui positive o negative? Quali benefici potrebbero portargli a livello motorio, cognitivo, affettivo?

 

Le risposte verranno da sole e ti aiuteranno ad essere molto più consapevole del senso e delle conseguenze concrete di ciò che ogni giorno scegli di fare o non fare.

 

 

Il valore educativo della routine per i bambini.

 

 

Il valore educativo delle routines consiste nell’introdurre i nostri bambini ad una nuova abitudine positiva, ma, come abbiamo visto, prima di farlo è importante chiederci dove vogliamo arrivare e perché desideriamo andare in una determinata direzione.

 

Per cominciare possiamo decidere di scegliere poche azioni, che riteniamo importanti e che pensiamo possano apportare un certo valore alla loro vita del nostro bimbo ed introdurle piano piano, condividendole con lui.

 

Se per esempio riteniamo che il movimento sia importante e pensiamo di incrementarlo, questo sarà valido per il nostro piccolo come per noi.

Se decidiamo che il telefono non si usa in alcuni momenti, non lo useremo neppure noi; se pensiamo che mangiare fuori orario tolga appetito, anche noi eviteremo di farlo e così via.

La routine ha un valore educativo, se è vissuta da noi adulti per primi con coerenza.

 

Una buona abitudine si crea, giorno dopo giorno ed è del tutto inutile proporre regole e fare ai bambini richieste, in cui non crediamo o in cui crediamo solo part time. La coerenza sarà, in questo percorso, uno strumento molto utile per aiutarci a non perdere di vista i nostri obiettivi e ci aiuterà anche ad evitare di strutturare routines inutili.

 

Coerenza significa anche che se e oggi propongo un’azione o un cambiamento, domani non devo ritornare indietro, per non sminuire il valore della proposta già fatta.

Tipicamente, se in seguito ad uno stimolo ho introdotto un cambiamento, se per esempio dopo un colloquio con gli insegnati, ho deciso che sia importante andare a dormire entro un certo orario e ho cominciato ad indicare un’ora entro cui spegnere la luce, devo ogni sera tenerlo presente e ripetere con coerenza questo passaggio, se desidero ottenere risultati significativi.

Il valore educativo di una routine può essere alto ma attenzione a modificare le abitudini già consolidate, per farlo è necessario agire con dolcezza e gradualità e  non farlo mai con rigidità e fretta.

Capita che su suggerimento delle insegnanti ci siano genitori che convinti della validità di un consiglio, entrino a gamba tesa nelle abitudini dei propri ragazzi, pretendendo di modificarle in un breve periodo di tempo.

Purtroppo non funziona così e anzi, così facendo si rischia di ottenere risultati contrari.

Il cambiamento sperato deve essere introdotto gradualmente, con pazienza e dolcezza, vissuto con i bambini e con loro monitorato e misurato, questo aumenterà la loro consapevolezza e li renderà protagonisti dei loro progressi.

 

Si possono usare il calendario e piccoli adesivi da accumulare, per poi premiarsi una volta raggiunto un certo numero, oppure si possono trovare altre strade, ciò che conta è sentirsi in cammino verso la direzione desiderata.

 

 

Abitudini e cambiamento: piccoli passi che portano lontano.

 

 

Per concludere desidero condividere un pensiero sull’interesse composto, un concetto tanto importante in economia ma che è molto vicino a quanto si può ottenere lavorando sulle abitudini.

Se ti interessi di risparmio e di economia, conoscerai senz’altro questo concetto.

L’interesse composto è quel principio cioè secondo cui, piccole somme risparmiate nel tempo ed opportunamente investite, offrono un interesse che, anche se minimo, se a sua volta reinvestito, al termine di un congruo periodo di tempo, porterà importanti risultati in termini di ricavi.

Le abitudini in qualche modo seguono lo stesso principio.

Un piccolo cambiamento messo in atto oggi e protratto nel tempo, porterà grandissimi risultati, perché nel corso del tempo, anche il più piccolo cambiamento si consolida ed acquisisce potenza.

Ci può aiutare immaginare una piccola palla di neve che inizia la sua discesa su un pendio innevato e che quando arriva a fondo valle avrà pian piano acquisito la forza incontenibile di una valanga.

Quando inizio ad allenarmi, per dieci minuti al giorno, dopo un mese, non mi costerà nessuna fatica allungare l’allenamento di cinque minuti, poi di dieci e così via.

Dopo un anno, sarò in grado di fare quello che prima non avrei neppure potuto immaginare, sia per me  che per il mio bambino.

 

 

                                                                                                                                                                               Designed by Freepik

Cristina Vitali
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