Perché i cani fanno bene ai bambini.

Cane bambina mamma amore

Vivere con un animale apporta benefici straordinari a grandi e piccini. Scopriamo insieme a Sara Pisapia, veterinario e giovane mamma, i pro e contro di questa scelta.

 

Ciao Sara, è un piacere ospitarti. So che sei mamma di due splendidi bambini: Francesca di 5 anni e Vincenzo di due anni e mezzo. Da poco tempo in famiglia avete accolto Alice, un cucciolo meticcio venuto dal canile.

 

 

Quando un cane entra in famiglia.

 

 

Siete due giovani genitori già molto impegnati, puoi raccontarci perché avete fatto questa scelta?

 

 

 

Grazie a te Cristina, per questa bella occasione, dunque le motivazioni sono state diverse.

 

Come puoi ben immaginare, visto il mio percorso di studi, io sono una persona che ama in maniera smisurata gli animali.

Nelle diverse tappe della mia vita, ho sempre avuto un animale che mi ha accompagnato: sono cresciuta circondata da animali, dalle scuole medie alla facoltà di veterinaria, mi ha accompagnato il mio cane Lucky, tanto che mi sono laureata con lui sotto la sedia, alla facoltà di medicina veterinaria ti consentivano di portare il cane; dopo la morte di Lucky è arrivata Palù che è stata al mio fianco quando mi sono sposata, quando sono rimasta incinta e quando ho partorito.

 

Quindi, come dire, sono sempre stata accompagnata da un cane e quando Palù, di recente, se n’è andata, mi è stato difficile rivedermi mamma di due bambini senza questa presenza.

 

La sua scomparsa è stata un duro colpo per noi e per entrambi i bambini, che però hanno reagito in modo diverso: Francesca non riusciva a spiegarsi la morte di Palù, mentre Vincenzo non voleva più avvicinarsi a nessun tipo di animale e questo per me ha rappresentato una sofferenza.

 

Si, perché ritengo che temere gli animali significhi avere un limite, che rischia di non essere superato e la paura è davvero un grosso limite, non amarli è qualcosa di diverso.

Vincenzo da grande potrà decidere se tenere o no un animale, l'importante è che non sia limitato dalla paura.

 

Così, per passione e per tutte queste ragioni abbiamo deciso di adottare Alice il nostro nuovo cucciolo, fortemente voluto.

 

Mio marito inizialmente non era d’accordo, ma sono riuscita a vincere le sue resistenze, quando ha compreso quali benefici apporti vivere con un cane in famiglia.

 

 

Cosa è bene sapere prima di prendere un cane? I primi tempi con un cucciolo di cane a casa, comportano qualche difficoltà. Per voi quali sono state le più grandi? Hai qualche episodio divertente da raccontare?

 

 

Prima di tutto c'è da considerare la situazione di partenza: convivere con un cane adulto, già educato, rende le cose sono molto semplici, il cane ha già delle regole, al massimo deve, come dire, accettare il nuovo ingresso, che in quel caso è il bambino e per questo c'è un determinato iter.

 

Quando invece ad entrare in casa è un cucciolo, ovviamente le difficoltà possono essere tante, soprattutto legate al fatto che il cucciolo richiede tempo ed attenzione, per conoscere i componenti della famiglia ed essere educato alle regole condivise.

 

Servono tempo e pazienza. Nel nostro caso per esempio, Alice deve ancora imparare a non sporcare sulla traversina in casa e a farlo invece, durante le passeggiate.

 

Questo passaggio richiede più uscite durante la giornata, fa sì che io mi svegli prima di lei per fargli capire, mediante associazioni con premietti, che ci è gradito che sporchi fuori e ovviamente questo tipo di gestione richiede tempo, da dedicare al cucciolo e alla pulizia della casa.

Le difficoltà quindi non mancano, però posso dire che sono felice della scelta che abbiamo fatto, perché già il secondo giorno Vincenzo ha accettato di buon grado la presenza di Alice e oggi i due sono diventati compagni di giochi.

 

Ti racconto questo episodio: una mattina ho trovato Alice e Vincenzo completamente immersi nella farina, li ho visti completamente bianchi e con la scia lasciata per tutta casa, erano così sporchi e inzuppati di farina che volevo piangere.

Però ora, Vincenzo e Alice rappresentano una bellissima associazione a delinquere, ai miei danni ovviamente e ai danni delle pulizie, che sono, comunque già tante.

Un’altra volta è capitato che Vincenzo, una domenica mattina, mi venisse a svegliare e come prima cosa non mi salutasse, né mi dicesse che so, mi scappa la pipì, nulla, se non: mamma Alice è mia, è la mia cagnolina, a significare proprio il legame che loro due stanno costruendo.

 

Questo per dire che i benefici di avere un cane sono tali che si supera tutto, anche le difficoltà, gli sforzi e il carico maggiore in termini di pulizie.

 

La nostra è stata una scelta obbligata, se ci fosse stata ancora la mia cagnolona Palù sarebbe stato diverso, comunque, la cosa fondamentale è che si possa iniziare presto a costruire un rapporto tra bambino e cane.

Questo, fa tanta di differenza in termini educativi e aiuta i bambini a strutturare la sensibilità ed il rispetto per il diverso, per gli animali, e per la natura, che poi si svilupperà con loro nel corso della vita.

 

Abbiamo visto alcune difficoltà, ma esistono anche molti aspetti positivi.

 

Quali sono secondo te i maggiori vantaggi che comporta, far crescere i propri bambini insieme ad un cucciolo?

 

 

Diversi studi scientifici dimostrano che vivere con un animale da compagnia regala numerosi benefici: i cani in particolare, utilizzano la comunicazione non verbale e la prossemica, quindi la postura del corpo.

Gli atteggiamenti, le emozioni, le sensazioni che regalano, tutto concorre a sensibilizzare i bambini e ad insegnare loro il rispetto per il diverso, meglio di quanto possiamo fare noi.

Credo che per i bambini questo sia un gran vantaggio.

 

Inoltre scientificamente è stato dimostrato come la convivenza con un animale, apporti benefici anche dal punto di vista cardiovascolare, attraverso le passeggiate, le carezze, il contatto fisico, che poi sostanzialmente rappresentano il presupposto su cui si basano gli attuali Interventi Assistiti con gli Animali (la vecchia Pet Therapy per intenderci).

 

Oggi che Alice è diventata parte della nostra famiglia, Francesca è quella che mi aiuta di più nella gestione delle esigenze del cucciolo, collabora volentieri e insieme a Vincenzo, facciamo tante passeggiate.

 

Anche per questo penso che i bambini che vivono con un cane siano un po' più fortunati.

 

 

La scelta di adottare un cane, secondo te, è per tutti? Oppure ci sono situazioni in cui è meglio evitare?

 

 

Adottare un cane non è una scelta per tutti, bisogna essere molto responsabili e pensarci bene prima di fare questo passo.

 

Io stessa mi sono ritrovata a sconsigliarlo anche a persone della mia famiglia, semplicemente perché non tutte le famiglie, non tutti i bambini e non tutti gli stili di vita si sposano con il fatto di avere un cane.

 

Nel momento in cui si decide di prendere un cucciolo, e questo vale per qualsiasi animale, è bene tenere a mente, che l'animale si deve abituare alla famiglia in cui va a vivere, ma che anche la famiglia che lo accoglie, deve rispettare quelle che sono le sue esigenze.

 

E nel momento in cui non c'è possibilità di concedere al cucciolo ciò di cui ha bisogno, credo sia più giusto per tutti non adottare.

 

Se, per esempio, so di dover rimanere fuori tutta la giornata e di dover lasciare solo il cane, oppure so che non intendo anche semplicemente svegliarmi un po' prima la mattina, è preferibile che io non lo prenda, semplicemente perché adottare un animale non è un obbligo, è una scelta, che deve essere fatta in modo consapevole.

Ogni famiglia dovrebbe ragionare su quelli che sono i propri stili di vita, la propria disponibilità, anche economica, oltre che di tempo e di pazienza e se non ci sono tutte le condizioni, sarebbe preferibile evitare.

Esistono comunque alcune belle alternative per avere contatti con gli animali, per esempio fare volontariato al canile, oppure visitare regolarmente con i bambini una fattoria didattica.

 

 

Come veterinario, puoi spiegarci quali sono le più importanti esigenze del cane? 

 

 

Le esigenze del cane sono diverse.

 

Dal un punto di vista sanitario il cane che vive in casa va seguito, così come il cane che vive in giardino, deve affrontare quindi le profilassi vaccinali antiparassitarie di prevenzione per tutte le patologie trasmesse dalle zanzare e dai flebotomi.

 

Il cucciolo deve poi essere seguito anche da un punto di vista alimentare e sotto il profilo comportamentale.

 

Alice per esempio è un cagnolino piccolo, potrebbe non uscire in realtà, ma esce 5-6 volte al giorno, ha contatti con altri cani e, nella selezione dei suoi contatti, abbiamo individuato cuccioli della sua stessa taglia ed età, così come cani più adulti, in maniera tale da garantirle diversi tipi di interazione, tutti preziosi in questo momento dello sviluppo.

 

Alice dai cani adulti impara quelle che sono le regole della convivenza, mentre dai cuccioli impara come giocare, quindi come dire, viene stimolata da tanti punti di vista.

Prendere un cucciolo e poi tenerlo relegato in casa, non lo farlo interagire, alienarlo in un qualche modo, non ha senso.

 

Questo articolo vuole essere d’aiuto ai genitori che non hanno ancora fatto una scelta. Credo sia importante conoscere anche l’aspetto economico.

 

 

Quanto può costare mantenere un cane in salute, alimentarlo e curarlo al meglio?

 

 

L'aspetto economico è molto importante.

Mantenere un cane in salute e alimentarlo correttamente, comporta per una famiglia, una spesa non irrisoria.

 

Il cibo è la prima voce fissa, che può essere più o meno onerosa in base alla taglia dell’animale.

 

Poi ci sono le normali profilassi che hanno un loro costo, perché i farmaci per uso veterinario tendenzialmente sono leggermente più costosi degli altri, poi si devono mettere in conto le spese straordinarie visto che può sempre capitare un’emergenza.

 

Come medico veterinario, lo dico onestamente, mi sono capitati casi di famiglie che erano state disposte ad acquistare un cane, quindi non parlo di adozioni ma di scelte ben consapevoli e che hanno deciso poi, di tirarsi indietro, quando c'è stato un problema di ordine sanitario, curabile.

Hanno chiesto l'eutanasia per il loro cane, pur di non affrontare le spese per la diagnostica e per l’intervento necessario.

Capisco che le esigenze nel tempo cambiano, capisco che una persona non può preventivare il suo budget economico da qui a 10 anni e so che le cose, soprattutto dal punto di vista lavorativo, possono avere un andamento variabile e incostante, però nel momento in cui si adotta un cane, bisogna essere consapevoli che c’è anche un impegno di tipo economico.

 

 

L’educazione di un cucciolo è molto importante, con questa attività si costruirà il futuro rapporto tra il cane e i suoi compagni umani. Hai qualche suggerimento da darci?

 

 

I primi mesi di vita di un animale, soprattutto un cane, sono la fase più delicata, in cui i cuccioli apprendono, le buone pratiche per comunicare, sia con gli altri animali che con le persone, quindi è bene che il cucciolo in questo periodo, venga stimolato da tutti i punti di vista in maniera adeguata e consona all'età e con le metodiche giuste, in maniera tale da farlo crescere il più possibile in modo equilibrato.

Questo ci consentirà nel tempo, di portarlo con noi ovunque, di farlo giocare con dei bimbi in sicurezza ed in fine, di farlo gestire ad un'altra persona senza che nulla accada.

Troppo spesso si viene a conoscenza di eventi di cronaca, in cui gli animali vengono accusati di aggressività nei confronti di bambini o di adulti, in molti di questi casi la responsabilità non è tanto del cane, quanto della famiglia che lo ha cresciuto.

 

Io stessa, che sono veterinario e quindi abituata al contatto con gli animali, nel momento dell’introduzione di Alice in famiglia, mi sono fatta aiutare da un collega esterno, un esperto in comportamento.

 

Spesso infatti accade che ci si affidi alle figure professionali sbagliate con conseguenze imprevedibili, per evitarlo è meglio rivolgersi a persone che abbiano alle spalle un solido percorso di studi e qualifiche adeguate.

 

Il comportamentista ci ha aiutato a verificare che Alice si fosse ambientata nel nuovo appartamento e con i miei bambini e che stesse costruendo un sano rapporto con noi.

Ho preferito investire tempo e denaro per aiutare Alice ad avere una crescita quanto più equilibrata ed armoniosa possibile, così che, se un giorno Francesca e Vincenzo vorranno portarla in passeggiata, lei si sappia approcciare correttamente e non sia un cane aggressivo, questa è una precauzione che va adottata, sia con un cane di 3 kg, sia con uno di 25 kg, anche se le conseguenze di un potenziale morso sono diverse.

 

Quando si adotta un cane, ci si augura che resti in famiglia il più possibile e si costruisce un rapporto che poi durerà a vita, e che ci si augura sia il più sereno ed equilibrato possibile.

 

C’è un’altra cosa che tengo a chiarire: non tutti i casi di aggressione sono legati a disordini di natura comportamentale, esistono patologie che si possono manifestare con l’aggressività e molte di queste patologie sono serie e vanno trattate in modo puntuale dal medico veterinario.

 

 

I bambini sono in grado da soli di educare un cane?

 

 

Secondo me i bambini non possono essere lasciati soli ad educare un cucciolo, è necessario che ci sia un adulto di riferimento e se l'adulto non ha le competenze giuste, perché non tutti conoscono il mondo animale, è giusto farsi seguire nel percorso dalle due figure professionali del veterinario e del comportamentista che, come già detto, possono aiutarci a vivere un percorso sereno.

 

 

Come possiamo insegnare ai nostri bambini ad interagire correttamente con gli animali e ad avere un atteggiamento rispettoso nei loro confronti?

 

 

La Regola fondamentale, sostanzialmente quella che ripeto continuamente ai miei piccoli è: prima di avvicinarsi ad un qualsiasi animale, bisogna sempre chiedere il permesso o comunque l'autorizzazione al proprietario, perché non c'è persona che possa conoscere meglio quell'animale.

 

Soprattutto considerando che gli animali, come dicevo, non ragionano in termini di toni ma in termini di spazialità, movimento, posture e quindi quella che per noi può essere un’accoglienza gradevole ed affettuosa, può capitare che da loro venga scambiata per una minaccia, perché semplicemente, non rispetta i loro spazi.

 

Inoltre consiglio di insegnare ai bambini ad aspettare sempre che sia l'animale ad avvicinarsi e non il contrario, perché appunto il nostro avvicinarci potrebbe essere visto come una minaccia.

 

 

E per finire meglio scegliere un cane di razza o un meticcio? Quali sono le principali differenze?

 

 

 

Beh qui rispondo da Sara, non da medico veterinario.

 

Ci sono tanti abbandoni e quindi io consiglio di adottare un cucciolo, di andare in un canile e lasciarsi scegliere.

 

Credo che in quei momenti scatti una speciale affinità, è inspiegabile, ma il cane sceglie il padrone e il padrone sceglie il cane, quindi ci si sceglie vicendevolmente.

Non sono per l'acquisto, anche se sono consapevole del fatto che, spesso acquistare un cucciolo soprattutto se si conoscere la razza, possa dare un certo tipo di sicurezza.

 

In tal caso, consiglio di rivolgersi ad allevatori italiani, ci sono tanti professionisti che lavorano bene e poi di farsi supportare dal medico veterinario di riferimento.

 

Purtroppo in questo ambito si sono verificate numerose frodi e per evitarle è preferibile non acquistare animali che provengano dall'estero e che magari abbiano viaggiato in condizioni poco consone o che non abbiano l'età dichiarata.

Il mio consiglio rimane quello di andare al canile, dove ci sono tanti cuccioli abbandonati da adottare e che, anche dal punto di vista genetico, penso siano più robusti e meno predisposti a contrarre determinate patologie.

 

 

                                                                                                                                                                              Designed by Freepik

Cristina Vitali
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