I travasi montessoriani, un'attività preziosa e divertente per tutti i bambini.

I travasi montessoriani, un'attività preziosa e divertente per tutti i bambini.

Travasare acqua, farina, fagioli, riso soffiato, che cosa c'è di più divertente per i bambini? Farlo con strumenti mai provati prima.

 

 

Cosa sono i travasi montessoriani.

 

 

 

Quello dei travasi montessoriani è un gioco di facile organizzazione ma estremamente importante, perché aiuta i bambini e le bambine a:

  • migliorare la coordinazione oculo-manuale
  • migliorare i deversi tipi di prensione
  • consolidare le capacità di attenzione
  • acquisire tutta una serie di conoscenze “pratiche”, utili in molti momenti della vita quotidiana
  • potenziare lo sviluppo cognitivo in generale.

 

 

Per questo, i travasi montessoriani sono una di quelle attività divertenti e giocose, che portano i bambini a conoscere meglio se stessi con le proprie capacità e caratteristiche.

 

 

Ma che cosa sono questi travasi?

 

I travasi montessoriani sono veri e propri travasi, sperimentandoli il bambino passa un materiale solido o liquido, da un contenitore ad un altro, servendosi delle mani e/o di strumenti diversi.

 

Il bambino compie l’azione di travasare, stando attento a non far cadere il materiale e a non sporcare il set di lavoro, sperimenta l’uso di utensili spesso a lui sconosciuti, coordina il movimento delle mani con quello degli occhi e si concentra ponendo attenzione sul proprio agire.

 

 

 

Come proporre i travasi montessoriani ai bambini.

 

 

 

L’organizzazione di questo gioco è semplice e, sia a casa che a scuola, funziona sempre molto bene, interessa e diverte molto tutti i bambini, nessuno escluso e questo ha già un grande valore.

 

I materiali utilizzabili per i travasi montessoriani possono essere infiniti ma prima di cominciare è bene creare un set di lavoro ben definito e con delle regole chiare e precise, soprattutto se si lavora con un gruppo di bambini numeroso, come quello di una sezione di nido o di scuola dell’infanzia.

 

 

Di solito, prima di proporre l’attività dei travasi montessoriani, indico ogni volta alcune semplici regole:

 

 

  • ogni bambino/a lavora nel proprio spazio, con il proprio materiale e sopra il proprio vassoio
  • ogni bambino fa attenzione a che il materiale non esca dal vassoio o cada il meno possibile
  • quando i materiali solidi o i liquidi cadono, si utilizzano strumenti per ripulire.

 

Queste semplici regole possono sembrare restrittive e invece sono estremamente funzionali, perché consentono ai bambini di lavorare in tranquillità, li aiutano a rimanere focalizzati e a fare esperienza di nuovi strumenti che magari non hanno mai avuto la possibilità di maneggiare.

 

Per esempio, raccogliere le gocce d’acqua fuoriuscite durante il travaso, utilizzando una piccola spugna o raccogliere la farina con una scopetta e una paletta, li gratifica molto, perché fanno gesti solo apparentemente semplici, che li impegnano in un’attività nuova e che pian piano scoprono di saper fare da soli, anche senza l’aiuto degli adulti, che spesso a casa li sostituiscono in molte azioni di vita quotidiana.

 

Molte volte infatti, ai bambini non è consentito o semplicemente non è proposto, l’utilizzo di strumenti ritenuti pericolosi o difficili da utilizzare, che invece durante i travasi montessoriani vengono scoperti e maneggiati con piacere e con sempre maggiore sicurezza.

 

 

Ecco solo alcuni degli strumenti che possono essere impiegati durante i travasi montessoriani:

 

 

  • un vassoio su cui lavorare e che sia facile da ripulire e asciugare
  • contenitori di varie forme e dimensioni, non solo di plastica ma anche in vetro o ceramica
  • brocche
  • bicchieri
  • ciotole
  • cestini
  • mestoli
  • cucchiai e cucchiaini
  • contagocce
  • siringhe prive di ago
  • pinze per alimenti
  • pinzette per sopracciglia
  • setacci
  • colini
  • imbuti
  • mollette da bucato, da utilizzare per pinzare e raccogliere, in entrambe le direzioni: quella consueta impugnando il manico e anche al contrario.

 

 

Tutti questi strumenti verranno utilizzati per raccogliere i materiali e passarli da un contenitore all’altro, la fantasia di ciascuno e l’esperienza, potranno certamente suggerire molte varianti di questa attività.

 

Anche la gamma di materiali che possono essere utilizzati per i travasi montessoriani è praticamente infinita.

 

Solitamente vengono preferiti i materiali di origine naturale, ma possono essere usati anche materiali artificiali come perle, palline di didò, cannucce tagliate a pezzetti e altri piccoli oggetti, purché commisurati all’età dei bambini e che non risultino pericolosi se ingeriti o maneggiati.

 

 

 

I bambini e le bambine amano molto travasare con:

 

 

  • acqua
  • tutti i tipi di farine, in particolare di mais e di grano duro
  • lenticchie
  • fagioli
  • pastina
  • riso soffiato, va benissimo quello utilizzato per l’alimentazione animale, reperibile in grandi confezioni
  • ceci
  • riso
  • mais in chicchi
  • cacao o caffè

 

Vanno bene anche tutti i materiali reperibili in natura a seconda delle stagioni:

 

 

  • foglie di diverse forme e colori
  • legnetti
  • piccole pigne
  • fiori
  • erbe
  • piccoli frutti

 

 

Travasi montessoriani fai da te.

 

 

 

I travasi montessoriani possono essere proposti anche a casa senza difficoltà, non spaventarti quindi dopo aver letto tutte queste liste di materiali.

 

La procedura per proporre il lavoro dei travasi montessoriani è molto semplice: si sceglie un materiale alla volta e lo si propone ai bambini con un numero limitato di contenitori e strumenti.

 

Per esempio se desidero proporre un travaso montessoriano utilizzando un liquido, supponiamo l’acqua, posizionerò il vassoio e sul vassoio una brocca, che il bambino sia in grado di maneggiare, insieme ad un bicchiere.

 

In base all’età del bambino deciderò se proporre contenitori in vetro oppure in plastica, tenendo conto che se messi in grado di fare da soli, i bambini e le bambine spesso diventano molto più sicuri e competenti ed evitano, senza problemi, i piccoli incidenti di percorso.

 

Una volta predisposto il set con il materiale, inviterò il bambino a provare il travaso, dopo avergli mostrato come fare e spiegato cosa mi aspetto da lui, ovvero: che non faccia cadere l’acqua fuori dal vassoio e che ad ogni passaggio dalla brocca al bicchiere e dal bicchiere alla brocca, vada ad asciugare con una spugnetta i contenitori.

 

Anche l’azione banale dell’asciugare le gocce, viene presa molto sul serio dai bambini e svolta con impegno e precisione.

 

 

Così descritta, quella del travaso può sembrare un’attività noiosa e senza senso, ma praticandola, ben presto ti accorgerai che per i bambini non è così, per loro è divertente provare i materiali e misurare le proprie abilità e spesso a scuola, quando succede di dover interrompere il lavoro perché il tempo a disposizione è finito, capita di sentire i brontolii dei bimbi, che avrebbero voluto proseguire l’attività.

 

Come per i liquidi, anche per i materiali solidi vale la stessa procedura: posso cominciare proponendo materiali come le farine, semplici, sicure e prive di eccessive difficoltà, per poi passare a fagioli, ceci, pastina e così via.

 

 

Un materiale alla volta, sempre sopra il vassoio, con due contenitori e uno strumento: setacciamo la farina passandola da una ciotola all’altra, servendoci delle mani o di un cucchiaino ed un setaccio o colino e se cade un po' di farina, il bambino potrà raccoglierla con una palettina e una scopetta.

 

Passiamo i fagioli da una ciotola all’altra, servendoci di una molletta da bucato, di un cucchiaino o di una piccola pinza e magari contando per imparare le quantità. Si può travasare anche catalogando, per forma o colore, per esempio tutti i semi gialli in una tazzina mentre quelli rossi in un’altra e così via.

 

 

 

Travasi montessoriani con più materiali.

 

 

 

Una volta ben scoperto e sperimentato un singolo materiale, il bambino potrebbe perdere interesse, per evitare che questo accada e riaccendere la curiosità, si può passare all’aggiunta di un secondo elemento da miscelare al primo.

 

Le diverse consistenze di due materiali, rendono più interessanti agli occhi dei bambini, tutti i passaggi del travaso. Se infatti, per un tempo congruo, il bambino ha giocato con la farina, aggiungendo dei fagioli alla stessa, il lavoro ricomincerà da capo, perché i movimenti saranno nuovi, gli strumenti potrebbero non essere più adatti, le deduzioni e i ragionamenti che ne deriveranno saranno diversi.

 

Particolarmente interessanti per la resa, in termini di manipolabilità, sono i materiali che uniti tra loro danno vita ad impasti più o meno densi o liquidi, tutto ciò che unito all’acqua cambia forma, colore, dimensione, consistenza, rende il gioco dei travasi montessoriani ancor più interessante e divertente.

 

A scuola, con un sacchetto di riso soffiato per animali lentamente unito all’acqua, abbiamo lavorato intensamente, impegnandoci e divertendoci un sacco, tanto che periodicamente ritorna la fatidica domanda: quando giochiamo ancora con la pappa per i cani?

 

Certo l’attività è stata impegnativa e relativamente sporchevole, ma i bimbi e le bimbe hanno saputo gestirsi benissimo, utilizzando i materiali in modo corretto, concentrandosi e rispettando le regole stabilite insieme.

 

Insomma, come abbiamo visto, le variabili dei travasi montessoriani, possono essere infinite e questo consente ai bambini di non annoiarsi e di poter usare le mani, gli occhi e il pensiero in mille modi diversi.

 

Se, come me, siete insegnanti di scuola dell’infanzia e intendete proporre i travasi ai bambini e alle bambine della vostra sezione, potete lavorare anche su due, tre, quattro postazioni di lavoro differenti, facendo provare a turno ai bambini tanti diversi tipi di materiale.

 

Io solitamente preparo due postazioni dedicate ai liquidi e due per materiali solidi, con tre o quattro vassoi per ogni materiale in modo tale che i bambini dopo aver trascorso un certo lasso di tempo su una postazione, possano cambiare e passare ad una nuova esperienza.

 

Questa attività si farà apprezzare non solo dai bambini e dalle bambine, ma anche dagli adulti, insegnanti e genitori, per il coinvolgimento che offre, per la tranquillità con cui tutti i bambini la affrontano e per i risultati in termini di abilità e competenze che regala.

 

 

                                                                                                                                                                               Designed by Freepik

Cristina Vitali
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