Back to school. Siamo tutti pronti?

Back to school. Siamo tutti pronti?

Manca poco e ci siamo, un nuovo anno scolastico sta per cominciare, ma… come stiamo?

 

 

 

L’estate sta piano piano scorrendo e arrivano gli ultimi giorni prima del ritorno a scuola, i più impegnativi per grandi e piccini.

Viverli bene è fondamentale per cominciare l’avventura di un nuovo anno scolastico con energia ed entusiasmo.

 

 

 

Ritorno a scuola e fatica.

 

 

 

 

Da qualsiasi parte lo si voglia guardare, il ritorno a scuola costituisce un momento impegnativo e faticoso.

 

Lo è per i bambini e le bambine, siano essi alla prima esperienza o già avanti nel percorso; lo è per i genitori che si trovano a gestire ansie e brontolii; lo è per gli insegnanti, per tutta una serie di motivi.

 

Gli ultimi giorni di estate sono un po' come un campo minato, dove camminare suscita a molti un solo pensiero: noooo!

La domanda fondamentale è:

ma perché la scuola ricomincia? E soprattutto, perché devo andarci?

 

Per dirla con le parole di una bambina, mia alunna di qualche anno fa, iscritta in prima elementare:

mamma per quest’anno mi hai iscritto e finisco, ma il prossimo anno, per favore, non iscrivermi più.

 

Era abituata, la bimba, al ragionamento adulto per cui, se ti impegni in un’attività collaterale, sia essa sportiva o artistica, una volta iscritta, devi portare a termine il percorso.

 

Sono sicura che moltissimi bambini e bambine ma anche moltissimi adulti, genitori ed insegnanti, sarebbero d’accordo con queste parole.

 

Che fare quindi per stare bene e ricominciare con serenità un nuovo anno scolastico?

 

Condivido il mio pensiero o forse più, le mie emozioni.

 

 

 

5 suggerimenti per ritornare a scuola in serenità.

 

 

 

 

Back to school: riprendere i ritmi scolastici dolcemente.

 

 

 

 

Per ritornare a scuola serenamente, i primi giorni di settembre, è necessario mettere a terra tutta una serie di cose: non solo i piedi e il corpo ma anche il pensiero, tutto deve tornare ad orientarsi a qualcosa di molto concreto e reale.

 

L’estate ci regala esperienze, divertimento, viaggi, talvolta noia ma anche e soprattutto libertà.

 

Libertà di scegliere se fare o non fare, libertà di impegnare il tempo e le risorse senza vincoli e costrizioni, libertà di recuperare tutti gli aspetti della vita che nel corso dell’anno vengono sacrificati, come l’attività fisica, gli hobbies e il divertimento, libertà di accogliere la ricchezza che ci si offre, in forma di esperienze.

 

Ecco, a fine estate, sentire che tutte queste cose ci sfuggono dalle mani, diventa stressante e da un senso di coercizione, parola grossa ma concretamente vicina a ciò che voglio dire.

 

Questo sentimento è condiviso, lo vivono gli adulti e lo vivono a modo loro anche i bambini.

 

Cosa si può fare per non lasciare che queste emozioni ci condizionino eccessivamente e ci impediscano di ritornare alle nostre consuete attività con energia e slancio?

 

Credo che una delle modalità che possa aiutare chi recalcitra, sia affrontare qualsiasi emozione e fatica

tenendo in mente una parola: dolcemente.

 

Dolcemente prendersi il tempo per mettere a terra la consapevolezza, dolcemente ascoltare le nostre emozioni e quelle dei nostri bambini e bambine, dolcemente accompagnare e sostenere.

 

Dolcemente, per atterrare il primo giorno di scuola in un contesto che si sia avvicinato lentamente, poco a poco, senza spingere e senza strattonare.

 

 

 

Prima del ritorno a scuola, comunicare apertamente le emozioni.

 

 

 

 

Siano esse positive o negative, che siano nostre come genitori o insegnanti o dei nostri bambini, le emozioni, soprattutto nei giorni immediatamente precedenti l’inizio della scuola, la fanno da padrone.

 

Ecco perché è importante ascoltarle, esprimerle, accoglierle.

 

Ascoltare le emozioni, per dare loro un nome ed un senso e per non lasciare che ci dominino o ci schiaccino.

 

Non sempre è facile fare questo tipo di lavoro.

 

Per i bambini è difficile perché devono ancora imparare a comprendere le emozioni proprie e quelle altrui e per poterlo fare, hanno bisogno di una vera e propria educazione emotiva.

 

Gli adulti invece, talvolta faticano a guardare dentro le cose e le situazioni o magari preferiscono far finta che tutto vada bene, anche se non è proprio così.

 

Insomma, vale per grandi e piccini l’idea che, educare ed educarsi all’ascolto e alla condivisione, delle nostre emozioni, possa portare ad un miglioramento del benessere e alla costruzione del dialogo.

 

Se a volte i bambini e le bambine usano espressioni forti, che ci mettono in difficoltà o che non sappiamo come gestire, pazienza, mettiamo da parte imbarazzi e disagio, in favore di un ascolto attivo, empatico e sincero.

 

Proviamo, in un momento di tranquillità, il gioco delle emozioni, creiamo spazi quotidiani per il dialogo, magari la sera o quando ci sentiamo più tranquilli, investiamo tempo sulla comunicazione, tutto questo aiuterà noi e loro, a stare meglio e a conoscerci più a fondo.

 

 

 

Creare abitudini sane per il ritorno a scuola, ma che durino tutto l’anno.

 

 

 

 

Una delle cose più difficili a fine estate è riprendere i ritmi consueti: il ritmo sonno-veglia in primis ma anche i ritmi legati all’alimentazione e all’attività fisica.

 

Per questo motivo può aiutare, negli ultimi giorni di vacanza, cominciare a ritagliare i giusti spazi per il riposo, riprendendo con gradualità, le routine serali e mattutine, legate agli orari scolastici.

 

A nanna presto e sveglia in tempo utile per andare a scuola, anche se la scuola non è ancora cominciata.

 

E’ un semplice esercizio, che toglierà ai bambini un’ulteriore componente di fatica quando la scuola comincerà davvero e che li aiuta, fin da subito, a sentirsi incanalati e sostenuti, dentro un percorso.

 

Agli occhi dei bambini e delle bambine, questa attenzione rivelerà che, i genitori tengono al loro benessere e ancor più tengono al fatto che l’esperienza dell’andare a scuola sia vissuta nel modo migliore, perché la scuola è importante e richiede l’investimento di impegno ed energie.

 

E per gli adulti? Vale lo stesso concetto.

 

Ritagliamoci il tempo per coltivare il benessere fisico e lasciamo che l’alimentazione curata, l’attività fisica e il giusto riposo regalatoci dall’estate, si protraggano anche quando riprenderemo a pieno ritmo il lavoro con i bambini a scuola.

 

 

 

Divertirsi insieme a preparare il corredo e i materiali per la scuola.

 

 

 

 

La componente più bella e divertente del ritorno a scuola è, da sempre, quella legata alla preparazione del corredo con tutto quanto necessario.

 

Anche questo è un rito che si ripete negli anni e che regala divertimento e benessere.

 

Non importa che le componenti del corredo siano nuove, oppure usate, possono essere anche le cose dismesse dai fratellini o da amici, quello che conta è dare loro il valore di oggetti speciali.

 

Per i più piccini infatti, lo zainetto, l’astuccio, persino la giacca, rivestono il ruolo di oggetti transizionali che collegano l’esperienza dello stare a scuola, con la propria casa e aiutano nel difficile e delicato passaggio del distacco.

 

Per i più grandi invece, i propri materiali sono ormai il simbolo di un cammino intrapreso e hanno una storia.

 

Non serve spendere troppi soldi o cambiare ogni anno astucci e zainetti, basta semplicemente dare a questi oggetti l’importanza che meritano, fare un’accurata manutenzione quando serve, tenere aggiornato il materiale in base alle richieste delle insegnanti e aiutare i bambini e le bambine a gestirlo in graduale autonomia.

 

 

 

Ansia da ritorno a scuola, come affrontarla.

 

 

 

 

In questo momento dell’anno, il mio pensiero va a quanti, grandi o piccini, vivono il momento del ritorno a scuola con ansia.

 

So che quello dell’ansia da ritorno a scuola è un sentimento diffuso, che matura proprio nelle ultime settimane di vacanza e prende piede, fino a sfociare in situazioni di fatica, con pianti e interminabili trattative: se non piangi facciamo… se non piangi compriamo… e via discorrendo.

 

Non credo esista una ricetta magica che possa far sparire in alcuni momenti il disagio, ma so che anche qui, condividere le emozioni aiuta, il dialogo aiuta, l’ascolto paziente, anche quando diventa difficile, aiuta.

 

E poi so, perché lo vedo accadere ogni anno, che si i bambini e le bambine, piangono prima che la scuola cominci ma poi, una volta iniziata, riescono a far evolvere la fatica in qualcosa che li forma e li fa crescere.

 

 Ogni anno tornano a scuola cresciuti, non solo fisicamente, ma anche e soprattutto, maturati dal punto di vista delle risorse emotive e psicologiche e riescono a gestire, con sempre maggiore maestria, situazioni, relazioni, momenti di disagio e tutto ciò che si presenta sul loro cammino.

 

E’ questa bellissima resilienza che noi adulti dobbiamo tenere presente, quando sosteniamo i momenti di ansia dei nostri piccoli: sapere cioè, che sono in grado di affrontare e superare le difficoltà e che la nostra sicurezza ed il nostro entusiasmo, possono sicuramente aiutarli a superare i momenti difficili.

 

Non dimentichiamo mai che, i nostri bambini si rispecchiano in noi e raccolgono scrupolosamente ciò che riversiamo su di loro.

 

 Se i genitori sono ansiosi o preoccupati per il ritorno a scuola, i bambini e le bambine che non si lasciano sfuggire nessuna sfumatura, faranno proprie le stesse preoccupazioni degli adulti.

 

Se però ritenete che l’ansia superi livelli accettabili, dialogate con le insegnanti, esponete le vostre preoccupazioni ed eventualmente chiedete aiuto, possono esserci infatti situazioni fisiologiche, da cui può provenire la fatica, come disturbi dell’apprendimento o caratteristiche peculiari, non ancora individuate.

 

Agli adulti che dovessero vivere con ansia il ritorno a scuola, dico la stessa cosa: non tenetevi dentro la fatica, se potete, condividetela, magari con i colleghi, per provare a fare rete e a trovare nuove modalità operative, che aiutino a migliorare l’approccio al lavoro e che preservino dalla noia e soprattutto dal burnout.

 

 

 

In fine, a tutti quanti vivranno in questi giorni il ritorno a scuola, va il mio personale augurio di vivere un anno ricco di esperienze, scoperte, condivisione e successi, in tre parole:

 

buon anno scolastico!

 

 

                                                                                                                                                                              Designed by Freepik

Cristina Vitali
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