Come si svolge una giornata alla scuola dell'infanzia.

Come si svolge una giornata alla scuola dell'infanzia.

Molti genitori accompagnano i loro bambini alla scuola dell’infanzia e li affidano alle insegnanti, senza realmente sapere come si svolgerà la loro giornata, scopriamo insieme cosa si fa in un giorno a scuola.

 

Quali sono le attività di routine giornaliere alla scuola dell’infanzia.

 

 

 

Alcune scuole, a seconda delle esigenze del contesto socio-economico in cui sono inserite, iniziano e terminano la loro giornata, proponendo ai genitori che lavorano, un servizio di anticipo e posticipo, nelle fasce orarie di pre e post scuola. Questi tempi esulano di solito il normale tempo scuola, tanto che sono gestiti da educatrici diverse dalle insegnanti di sezione.

 

Tenendo conto delle differenze tra le singole scuole, una giornata tipo alla scuola dell’infanzia si svolge con i seguenti ritmi:

 

 

Attività di accoglienza.

 

 

 

Sono tutte quelle attività che ricoprono la fascia oraria che va dall’orario di apertura, al momento di chiusura dei cancelli.

Solitamente questo spazio è di circa un’ora e tiene conto sia della presenza dei bambini e delle bambine che usufruiscono dell’anticipo e che quindi arrivano a scuola piuttosto presto, che dell’arrivo degli scuolabus e dei bambini che vengono accompagnati dai familiari in orari diversi.

 

Questo momento viene gestito in modo autonomo dalle diverse insegnanti e può essere dedicato sia al gioco libero, che lascia ai bambini la libertà di scegliere come e con chi giocare, sia da proposte più strutturate legate comunque al fatto che non tutti gli alunni sono ancora presenti.

In questo momento avviene talvolta il passaggio di informazioni tra famiglia e scuola su temi come la salute dei bambini o particolari esigenze legate a quella specifica giornata: malattie, uscite anticipate ecc.

 

 

Attività di routine.

 

 

Le attività di routine sono tutte quelle proposte che vengono svolte quotidianamente e che servono a scandire tempi e ritmi della giornata a scuola.

Un esempio classico di queste attività è l’utilizzo dei servizi igienici, che avviene ad orari stabiliti ed è rivolto all’intero gruppo classe: si va in bagno, oltre che al bisogno, in alcuni momenti definiti, per esempio dopo il momento di accoglienza, prima e dopo il momento del pranzo, prima della nanna e così via.

Questo consente di prevenire piccoli incidenti con la pipì, di evitare l’affollamento di più gruppi in bagno e di educare all’uso dei servizi igienici in modo adeguato.

Altre attività di routine sono la definizione e lo svolgimento a turno di piccoli incarichi individuali, il calendario e l’appello svolti dai bambini in forma di gioco, il circle time legato al racconto delle emozioni, il momento musicale, della lettura o delle filastrocche, la preparazione per il pranzo e nel pomeriggio all’uscita da scuola.

 

Dopo l’accoglienza, intorno alle 9/9.30 a seconda delle scuole, avviene la chiusura della porta.

 

E’ importante osservare la puntualità perché la scuola dell’infanzia è una comunità formata da tante persone, con diverse esigenze. Faccio solo un piccolo esempio: tipicamente ci sono genitori che accompagnano i loro bambini sistematicamente in ritardo, che faticano a rispettare l’orario stabilito e forniscono spesso tutta una gamma di scuse.

 

Come insegnanti sappiamo che l’orario stabilito per l’ingresso, tiene conto non solo delle esigenze didattiche ma anche della fatica di tutti quei bimbi e bimbe che sono a scuola già alle 7.30 e che dopo due ore, sentono il bisogno di fare altro. Per contro i bambini che arrivano in ritardo, oltre ad interrompere l’attività in corso, si ritrovano senza il tempo per un momento di gioco, che li aiuti a cominciare la giornata in tranquillità.

 

Alla scuola dell’infanzia quindi è importante tenere conto delle richieste e delle esigenze, non solo proprie o del proprio bambino, ma anche di quelle di tutti gli altri, adulti e bambini.

 

Dopo la chiusura delle porte e le attività igieniche e di routine, si parte con le vere e proprie attività didattiche, seguite da un momento di gioco e poi, nuovamente dalle attività igieniche in preparazione del pranzo.

 

A metà giornata si pranza, tendenzialmente piuttosto presto perché, in alcune scuole, non c’è la possibilità di proporre una piccola merenda a metà mattina e i bambini hanno fame.

Non dimentichiamo che alcuni di loro, anche molto piccoli, il mattino arrivano a scuola presto e hanno quindi la necessità di mangiare.

 

Il momento del pranzo alla scuola dell’infanzia è un momento educativo e di valore, condiviso e vissuto con i compagni e le insegnanti, non è solo un momento in cui mangiare, ma anche e soprattutto un momento conviviale e di socializzazione, in cui i bambini e le bambine amano chiacchierare.

 

Di solito, in tutte le scuole, segue il pranzo un momento di gioco libero e di movimento, svolto se il tempo lo consente all’aperto.

 

Poi, nel pomeriggio, i più piccini riposano per soddisfare il bisogno, per loro primario, del sonno, mentre i più grandi svolgono attività più complesse e mirate alla loro età e al loro livello di sviluppo.

Seguono momenti di gioco, in alcune scuole la proposta della merenda e poi il tempo dell’uscita, più o meno lungo, a seconda delle diverse realtà.

 

 

Quali attività si svolgono, nel corso della giornata, alla scuola dell’infanzia.

 

 

 

Concretamente, oltre alle attività di routine, alla scuola dell’infanzia si fanno tutta una serie di attività didattiche ed educative, basate generalmente su un piano annuale, condiviso con i genitori nel corso del primo incontro e strutturato secondo obiettivi definiti, specifici e misurabili.

Questo significa che nel realizzare tutte queste attività, le insegnanti tengono conto sia delle esigenze dei singoli alunni, che di quelle del gruppo nel suo insieme.

 

Se, come quasi sempre accade, il gruppo classe è composto da età eterogenee, cioè da bambini con età che vanno dai due anni e mezzo ai cinque anni, le insegnanti, in alcuni momenti, proporranno attività adatte a tutti, mentre in altri, attività più mirate e specifiche, in base alle esigenze delle diverse fasce di età.

 

Tipicamente, il mattino quando tutti i bambini e le bambine sono presenti, vengono fatte proposte comuni ma leggermente diversificate a seconda dell’età, mentre nel pomeriggio, quando i più piccoli riposano, si svolgono attività più adatte alle esigenze dei bambini e delle bambine più grandi, come le attività di pregrafismo, propedeutiche all’apprendimento della scrittura vera e propria.

 

Il grande vantaggio di questo tipo di impostazione è non solamente quello della Peer Education, per cui i più grandi costituiscono un modello per i più piccoli, ma consente anche a tutti i bambini di trovare risposte alle loro personali esigenze, secondo il modello del cooperative learning.

 

Alla scuola dell’infanzia, dove i bambini e le bambine arrivano già con un loro bagaglio di competenze, non è raro trovare alunni di due anni e mezzo, più competenti e capaci di compagni più grandi, o bambini di tre che hanno raggiunto e consolidato tappe di sviluppo ancora da costruire per compagni di cinque.

 

Le differenze di stile cognitivo che altri ordini di scuola tendono ad appiattire, nella scuola dell’infanzia sono invece risorse importanti sia per i singoli che per il gruppo e il cooperative learnig consente a ciascuno di trovare il proprio spazio.

 

 

Attività didattiche strutturate e creative alla scuola dell’infanzia quali sono?

 

 

 

Alla scuola dell’infanzia si svolgono tantissime attività strutturate, che come dicevamo vengono programmate e verificate nel tempo. Ogni scuola ha un’impostazione diversa e possono differire grandemente anche gli stili delle diverse insegnati all’interno di una singola sezione.

 

Mentre nelle scuole paritarie, solitamente è presente una sola insegnate prevalente, nelle scuole dell’infanzia statali, si trovano due docenti contitolari della sezione, che lavorano su due turni, una il mattino e una il pomeriggio, con uno spazio di compresenza nel momento centrale della giornata scolastica.

 

Questa impostazione offre ai bambini una maggiore varietà di proposte e stili educativi, che permette loro di relazionarsi in modo diverso, alle differenti persone e di godere di una maggiore ricchezza di competenze e relazioni.

 

Va da sé che tutte le attività didattiche e creative, proposte alla scuola dell’infanzia, risentiranno fortemente delle caratteristiche delle singole insegnanti che le propongono.

 

Se hai la curiosità di conoscere più approfonditamente le attività svolte dal tuo bambino o bambina, non avere timore di chiedere alle insegnanti di illustrartele.

 

Di solito tutti i percorsi svolti a scuola vengono in qualche modo documentati, attraverso manufatti, disegni, descrizioni scritte o fotografiche e altro e posso dire che alle insegnanti, l’interesse dei genitori per le attività svolte dai bambini e dalle bambine, fa sempre molto piacere.

 

Per una più dettagliata descrizione di attività didattiche creative, riproducibili anche a casa, rimando ai diversi articoli della sezione scuola.

 

 

Che cos’è il gioco nella scuola dell’infanzia e quali giochi si fanno.

 

 

 

Tutte le attività ludiche alla scuola dell’infanzia rivestono un’importanza estrema, per dirlo con parole di Maria Montessori, il gioco per i bambini è un lavoro.

 

Che sia libero o strutturato, fatto con giocattoli o con materiali manipolativi di recupero, che sia solitario, parallelo o di gruppo, il gioco è, non solo l’attività più divertente per i bambini e le bambine, ma è anche quella che insegna loro tutta una serie di abilità, sociali, cognitive e motorie.

 

In tutte le scuole dell’infanzia dovrebbero essere riservati al gioco numerosi momenti della giornata.

 

Solitamente sono dedicati al gioco, in particolare libero e di movimento, alcuni spazi come il momento che segue il pranzo, poi a seconda della scelta delle insegnanti come dicevamo, possono esserci nel corso della giornata alla scuola dell’infanzia, più o meno momenti di gioco: durante l’accoglienza o l’attesa dell’uscita, dopo lo svolgimento delle attività strutturate o nei momenti che precedono o seguono le attività di routine, dopo un racconto o un’attività motoria.

 

L’importante è che lo spazio per il gioco, in particolare per quello libero, non venga mai a mancare e che non venga mai considerato dagli adulti tempo perso, perché è proprio in quei particolari momenti, talvolta così apparentemente caotici e confusi, che si possono osservare tante dinamiche relazionali, la nascita di nuove abilità e competenze, il crescere ed il consolidarsi di nuove amicizie.

 

 

Cosa serve ad un bambino per andare alla scuola dell’infanzia.

 

 

 

Quando i bambini arrivano alla scuola dell’infanzia, spesso provengono da situazioni molto diverse: alcuni hanno già vissuto l’esperienza dell’asilo nido o delle sezioni primavera, mentre altri sono stati con la babysitter, con i nonni o solo con la loro mamma, alcuni cambiano scuola, paese o situazione familiare, altri sono rassicurati dalla presenza di fratellini o amici, alcuni sono già capaci e competenti in molte cose, altri sono in difficoltà o in situazioni più gravi ed impegnative. Insomma è difficile dare un’unica indicazione per tutti.

 

Partiamo quindi da cosa deve fare la scuola dell’infanzia e andiamo a ritroso:

la scuola dell’infanzia per suo statuto, si propone di sviluppare nei bambini e nelle bambine, in modo quanto più armonico possibile, identità, autonomia e competenze.

 

Tutto ciò che può aiutare i bimbi in questa entusiasmante impresa, cioè tutto il lavoro precedentemente fatto in tal senso dai genitori, va a formare una sorta di zainetto virtuale, che il bambino si porta sulle spalle e da cui potrà attingere, sia nei momenti difficili, che in quelli più belli, del suo percorso a scuola.

 

Più i genitori lo avranno aiutato a diventare autonomo e competente, più gli avranno insegnato a fare da solo/a, più lo avranno stimolato ad imparare, più gli avranno concesso di mettersi in gioco in rapporti e relazioni e più il suo zainetto sarà ricco e pieno di cose utili per stare bene a scuola.

 

Al contrario, quando i genitori pensano che il loro bambino sia l’unico ad avere esigenze e diritti, quando lo assecondano nei capricci e non hanno mai detto dei no, gli rendono il percorso più arduo e faticoso.

 

Ci sono in particolare cinque cose da fare prima dell’inserimento alla scuola dell’infanzia, che possono essere d’aiuto, per evitare questo inconveniente. Dai un’occhiata e spunta dalla vostra personale ceck list quello in cui tu e il tuo bambino siete già forti.

 

 

Come vestire i bambini il primo giorno di scuola e cosa mettere nello zainetto.

 

 

 

Per quanto riguarda lo zainetto fisico, quello scelto con cura e con tanto amore, i miei consigli sono pochi e semplici.

 

Nello zainetto per la scuola dell’infanzia devono trovare posto tutte le cose richieste dalle insegnanti: materiale didattico e di facile consumo, il corredino e solitamente un cambio completo con abiti di stagione. Quello che conta è che tutti i materiali siano comodi e facilmente maneggiabili dai bambini.

 

Provate, prima di portarli a scuola, a farli familiarizzare con il loro corredino: aprire e chiudere zainetto e astuccio, mettere e togliere le scarpe, la giacca, i pantaloni, riconoscere le proprie cose, saperle maneggiare in autonomia.

 

Non sono cose impossibili per bambini e bambine di tre anni, le maestre ci sono e sono lì per aiutare ma rifletti sul fatto che lui/lei si confronterà con altri bambini che sono mediamente capaci di cavarsela e che vorrà essere capace a sua volta di fare lo stesso. Se non è ancora così, l’estate è il momento giusto per lavorarci su.

 

L’abbigliamento quindi, deve essere il più comodo possibile, per consentire ai bambini di muoversi e giocare in totale libertà:

no a cinture, bretelle, abiti difficili da infilare e sfilare quando si va in bagno, no a cose di valore che inducono nei bambini ansia, no a scarpe troppo alte o difficili da mettere e togliere. Solo cose semplici e comode che lascino i bambini liberi e sereni.

 

Quindi nello zainetto, non troppo grande e neppure troppo piccolo, inserisci solo accessori comodi e facili da maneggiare, abbigliamento che possa essere sporcato senza problemi, sia giocando che lavorando, contrassegna tutto con il nome del tuo bambino, perché le maestre non conoscono, soprattutto all’inizio, i vari corredini e ricordati di preparare sempre lo zainetto insieme a lui/lei, così da renderlo più autonomo ed indipendente.

 

 

Poi partite con tranquillità e fiducia e vedrete che l'inserimento alla scuola dell'infanzia sarà di sicuro un sereno passaggio.

 

 

                                                                                                                                                                              Designed by Freepik

Cristina Vitali
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