Sviluppare la creatività a scuola e rendere il lavoro a tavolino più interessante e meno noioso.

Pregrafismo materiali recupero simmetria

 

Come favorire lo sviluppo nei bambini del pensiero divergente e della creatività, alla scuola dell'infanzia e a casa? Con attività che li aiutino a sperimentarsi agendo in modo concreto, a livello tattile, sensoriale e fisico. 

 

 Come sviluppare la creatività a scuola e perchè è importante farlo.

 

 

Credo sia esperienza comune, come in molte delle nostre scuole di ogni ordine e grado, vengano proposte attività piuttosto standardizzate, che nel tentativo di rispondere alle esigenze cognitive di molti alunni, spesso finiscono con il non rispondere a quelle di nessuno.

 

Questo accade soprattutto quando, con un approccio didattico frontale, si va a proporre un qualsiasi tema, partendo da un punto A per arrivare ad un punto B, senza rendersi conto che gli alunni non hanno tutti le stesse modalità di apprendimento e le stesse caratteristiche cognitive e che quindi, partendo da un punto A qualcuno potrà arrivare senz'altro al punto B, ma qualcun'altro arriverà al punto C, D ,E e così via e ancora, a nostra insaputa, qualcuno potrebbe partire già dal punto C.

 

Molti dei nostri alunni sono portatori di importanti differenze, alcune visibili e quindi più facilmente comprensibili ai più, altre non visibili se non ad occhi particolarmente attenti.

 

Queste divergenze, legate spesso a capacità cognitive particolari, sono quelle più afferenti la sfera creativa e sono anche quelle che, dove l'apprendimento è standardizzato, vanno più facilmente in sofferenza.

Spesso, se il docente stesso coltiva il pensiero creativo, è più facile che riesca a proporre attività sperimentali, che lascino spazio alla creatività di tutti e chiamino ciascuno a fare del proprio meglio per uscire dagli schemi, troppo spesso proposti e consolidati dalla didattica più tradizionale.

 

E' facile infatti osservare come, bambini che sono abituati ad una didattica tradizionale, fatichino di più ad affrontare percorsi meno definiti e più creativi, ma quando l'abitudine alla ripetizione si scardina, lascia spazio a scoperte e conquiste inattese.

 

Quindi come partire per avviare un percorso che sviluppi un pensiero creativo? Sicuramente prevalutando prima di ogni proposta, quanto sia già in possesso dei bambini e delle bambine e dunque evitando inutili ripetizioni e reiterazioni di attività sempre uguali a sé stesse, successivamente proponendo sempre percorsi che non abbiano un inizio ed una fine già definiti e stabiliti dall'adulto, ma lasciando ai bambini la fatica e la bellezza di tracciare la direzione da seguire.

 

 

Che cosa si intende per attività di pregrafismo alla scuola dell'infanzia.

 

 

Alla scuola dell'infanzia, tutte le attività didattiche svolte a tavolino, sono orientate ad aiutare i bambini e le bambine a familiarizzare con i vari materiali, con gli strumenti grafici e con lo spazio foglio. Solo in seconda battuta queste attività prendono una forma più strutturata, finalizzata ad acquisire tutte quelle competenze di motricità fine, che preparano alla scrittura e che prendono per questo, il nome di pregrafismo.

 

Il pregrafismo quindi è quella serie di attività legate al potenziamento delle capacità grafiche necessarie per l'apprendimento della scrittura, è una di quelle attività che spesso viene affrontata in modo univoco, con una serie di schede che offrono percorsi pretracciati da ricalcare, per lo più su quaderni preconfezionati che i bambini andranno a completare. 

 

Sono attività importanti, solitamente proposte alla fine dell'ultimo anno, quando i bambini e le bambine si apprestano a fare il grande salto verso la scuola primaria e sono per questo vissute da loro, come attività "da grandi" e dunque significative. 

E lo sono veramente, capita infatti che a volte, proprio grazie a questo tipo di attività, si evidenzino nei bambini alcune fatiche o difficoltà, che solo in seguito potranno essere  riconosciute come disturbi dell'apprendimento, ma su cui è utile che gli adulti focalizzino fin da subito la loro attenzione, per poter sostenere al meglio il percorso dei bambini.

 

Ogni  insegnante, con il tempo, costruisce le proprie competenze ed arricchisce il proprio bagaglio con un ventaglio di proposte diverse e di sempre nuove idee, ma spesso con il passare degli anni subentra anche una sorta di routine, per cui ci si può trovare a proporre attività che diventano noiose prima di tutto per le insegnanti.

Per ovviare a questo tipo di situazione, io mi trovo spesso a ricercare modi diversi per proporre ai bambini il lavoro a tavolino e trovo molto interessanti tutte quelle proposte che lo rendono stimolante e creativo come Attività di pregrafismo alla scuola dell'infanzia, giocare con materiali di recupero.

 Come proporre quindi un'attività di pregrafismo in modo creativo? 

 

 

Come rendere il  lavoro a tavolino alla scuola dell'infanzia, più stimolante e creativo.

 

 

La sfida dunque sta tutta nel rendere queste attività quanto più varie e divertenti possibile e in questo ci viene in aiuto Maria Montessori spiegandoci che, il primo passo per farlo, consiste nel consentire ai bambini di manipolare materiali diversi.

 

Certo l'utilizzo di carta e penna è imprescindibile per l'apprendimento della scrittura, così come saper usare correttamente le forbici, la colla, il temperino o la gomma sono competenze necessarie per il passaggio alla scuola primaria, ma alla scuola dell'infanzia il percorso di crescita passa, ed è necessario che sia così, per il corpo, la manipolazione e l'uso creativo di qualsiasi materiale.

 

Tutte queste esperienze forniscono infatti ai bambini tanti tasselli, ogni volta nuovi, che vanno a comporre il grande mosaico delle competenze.

 

Quindi qualsiasi materiale di uso comune, che sia sicuro e facilmente reperibile, può essere utilizzato, in uno spazio, un tempo ed un modo organizzati, per attività che vadano a stimolare anche la creatività e non solo l'uso funzionale degli strumenti.

 

Ogni volta che faccio questo tipo di proposte condivido con i bambini inizialmente, le regole con cui richiedo siano utilizzati i materiali, che sono di solito regole di buon senso e servono per aiutarli a comprendere che non stiamo giocando in modo casuale. 

Chiedere loro di utilizzare lo spazio a disposizione in modo creativo e funzionale alla consegna data, rispettando anche gli spazi e i tempi necessari al lavoro degli altri e questo di solito è già una richiesta sfidante.

Aggiungere poi domande, porre probblemi, insinuare dubbi, li aiuta a fare ipotesi e a trovare risposte che spesso sono in grado di stupirci, perchè riescono a mettere in luce caratteristiche personali che, diversamente, non sarebbero mai emerse: è in questo modo di procedere infatti, che il pensiero divergente e creativo trova lo spazio necessario per emergere.

Sarà un'ovvietà ma ritengo che l'insegnante debba praticare in prima persona la creatività, per riuscire a farla emergere anche negli alunni.

Quella che segue è un'attività che partendo da un utilizzo creativo dello spazio, stimola i bambini a trovare e fare propri, schemi operativi inconsueti e prepara a quello che sarà l'uso canonico dello spazio foglio, ma lo fa in modo indiretto, partendo dalle sensazioni e dalla manipolazione.

 

 

Un'attività manipolativa con materiali di recupero, divertente e creativa per lavorare sul pregrafismo.

 

Materiali:

 

Noi abbiamo utilizzato tappi di bottiglia, pennarelli o pastelli, scovolini modellabili, pompon, mollette da bucato, nastro adesivo ma possono essere aggiunti anche materiali diversi per arricchire il tutto.

 

Età: 4/5 anni.

 

Questa attività è stata la naturale prosecuzione dell’esperienza fatta con i tappi di bottiglia.

Con il materiale messo loro a disposizione i bambini e le bambine hanno prima giocato liberamente, “disegnando” sul tavolo varie creazioni in autonomia.

Successivamente, dopo un tempo congruo, siamo passati a dividere gli elementi a disposizione, per fare in modo che tutti avessero più o meno lo stesso numero di oggetti da poter utilizzare.

Anche lo spazio sui tavoli è stato suddiviso a metà, utilizzando il nastro adesivo, per consentire ad ogni bambino di avere a disposizione una porzione di spazio ben definita su cui lavorare.

 

Svolgimento dell'attività:

 

 
Fase uno: iniziare il lavoro con un utilizzo libero dei materiali.

 

Iniziare sempre lasciando che i bambini e le bambine possano utilizzare i materiali liberamente e sperimentare, mantre noi osserviamo il loro modo di lavorare.

Una volta fatto questo si può chiedere a tutti i bambini di creare una prima tavola, utilizzando i vari materiali a disposizione e seguendo alcune semplici indicazioni: crea una casa, un albero, il sole. Questo ha consentito a tutti di mettersi alla prova e di sperimentare.

 

Fase due: creare in coppia e lavorare collaborando.

 

Successivamente i bambini e le bambine verranno divisi in due gruppi. In ogni coppia un bambino crea per primo il soggetto, mentre il secondo aspetta. Una volta ultimata per tutti la prima creazione, i bambini del gruppo in attesa, lavorano cercando di riprodurre la creazione dei compagni.

 

Fase tre: scambio dei ruoli.

 

Successivamente i ruoli si invertono: chi aveva creato per primo attende e chi aveva copiato inizia a creare.

 

Questa modalità di lavoro può essere utilizzata nel corso di più attività, tenendo conto dell’interesse dei bambini e delle bambine, del loro coinvolgimento e della creatività che riescono a sprigionare.

 

Quando sono ben coinvolti e si divertono si può proseguire tranquillamente, se invece si avverte che cominciano a faticare è meglio passare oltre.

 

Nel corso dell’attività c’è sempre qualche bambino che è più sbrigativo o meno coinvolto, per evitare che qualcuno abbandoni o si distragga troppo velocemente è il caso di lavorare per fasi, cioè facendo a tutti la stessa richiesta e stabilendo che finché tutti non abbiano terminato, chi ha già finito debba attendere con pazienza.

 

Una volta esaurita questa prima fase del lavoro, svolta per così dire in modo speculare, siamo passati a lavorare sul piano della simmetria.

 

Fase quattro: 

Ho chiesto ai bambini e alle bambine di creare direttamente a ridosso della linea di demarcazione fatta con il nastro adesivo. La linea è stata il piano da cui partire, già questo li ha impegnati molto e per i più piccoli è stato molto difficile. Consiglio di dare come indicazione di partire da creazioni molto semplici e quindi facilmente replicabili.

 

Fase cinque:

I bambini in attesa hanno ricreato nella loro porzione di tavolo, la figura proposta dai compagni, cercando di rispettare le regole di simmetria. Osserverete che in molti casi i bambini ricreano non in modo simmetrico ma semplicemente a ridosso della linea.

 

Spesso, quando si imposta una determinata attività, capita che alcuni bambini e bambine non siano ancora pronti a percepire un concetto, in questo caso quello della simmetria. Proporre aiuta sempre e comunque a mettere in moto alcuni meccanismi, riproporre a distanza di tempo, può essere divertente e favorire miglioramenti quanto meno nella consapevolezza.

 

Se ti interessano attività simili, trovi altre proposte in Pregrafismo senza noia alla scuola dell'infanzia: farina, gioco, fantasia. e utili spunti visivi utili sul mio profilo Pinterest.

 

 

                                                                                                                                                                                 Designed by Freepik

Cristina Vitali
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