Pregrafismo senza noia alla scuola dell'infanzia: farina, gioco, fantasia.

bambini pregrafismo farina mais

Molte attività di pregrafismo, possono talvolta risultare noiose, ma è possibile avvicinare i bambini alla scrittura in modo gratificante, divertente e senza costrizioni utilizzando il gioco come strumento di lavoro.

 

Quali sono gli esercizi di pregrafismo alla scuola dell'infanzia.

 

 

 

Gli esercizi di pregrafismo alla scuola dell'infanzia, rivestono una decisiva importanza per favorire un corretto approccio alla scrittura, il cui apprendimento vero e proprio avviene per la maggior parte dei bambini e delle bambine alla scuola primaria.

 

Attraverso gli esercizi di pregrafismo, partendo dalla direzionalità corporea e da giochi di motricità globale, si attiva un percorso articolato e graduale, che porterà i bambini e le bambine ad affinare la motricità fine e l’orientamento spaziale.

 

Non si tratta dunque solo di semplici percorsi da svolgere, ripassando un tratto grafico preconfezionato, ma di allenare il movimento utilizzando il corpo in modo globale e coordinato, senza tralasciare l’aspetto ludico e manipolativo, tanto importanti a questa età.

 

Le attività preparatorie sono dunque quelle che abitualmente vengono svolte per allenare il movimento verticale del corpo: tutti i giochi motori proposti abitualmente in palestra e nello specifico quelli che riguardano la direzionalità del movimento, alto-basso, sinistra-destra.

Vi sono poi attività che allenano la dimensione orizzontale del movimento e si svolgono a tavolino.

 

 

 

Come stimolare la creatività nella scuola dell'infanzia con un aboratorio di pregrafismo.

 

 

 

Non mi soffermerò qui su tutte quelle attività di pre-scrittura svolte con l’ausilio di schede o quaderni, ma piuttosto proporrò un'attività sfidante ed impegnativa da svolgere insieme ai bambini e alle bambine, nell'arco di un'intera settimana a scuola.

 

 

Costruiamo insieme ai bambini una lavagna cancellabile con materiali di recupero.

 

 

A quale età si inizia il pregrafismo: 

L'attività, finalizzata agli esercizi di pregrafismo, è pensata per bambini e bambine di 4 e 5 anni. Questa attività, grazie al suo aspetto ludico-manipolativo, può però essere prosta anche ai bambini molto più piccoli perchè prevede l'utilizzo di materiali manipolabili sicuri.  Se i bambini sono piccoli, si divertiranno ad usare la lavagna, non per produrre grafismi, ma semplicemente per disegnare.

 

 

Materiali:

 

 

Tutto ciò che serve per questa attività è un semplice piatto di plastica o un contenitore, adatto a contenere una piccola quantità di farina di mais, su cui i bambini possano scrivere.

Per conservare la farina e poterla riutilizzare dopo l'attività, abbiamo utilizzato dei sacchetti per alimenti e tovaglie per coprire i tavoli.

Su grandi fogli formato A3, ho preparato tracce grafiche, disegnate in modo tale che i bambini le potessero seguire: linee curve, chiuse, aperte, tratteggiate, a zig zag, piene, vuote, tutte da ripassare utilizzando la farina.

 

Abbiamo sperimentato in classe l’utilizzo di questa “lavagna” che è stata particolarmente apprezzata dai bambini proprio per la sua dimensione ludica.

 

Quando lavoro in classe con i bambini e le bambine, abitualmente mi soffermo a spiegare loro come intendo procedere nel lavoro e l'attività comincia sempre con una conversazione in cui viene spiegato il senso di ciò che andremo a fare e in cui vengono chiarite le regole di utilizzo, in questo caso: non si versa la farina sul tavolo o per terra altrimenti si rimane senza materiale.

 

Ad ogni bambino è stato consegnato un piatto di plastica con una buona quantità di farina (ho utilizzato un kg per 14 bambini) ed un sacchetto in cui riporre il piatto con la farina dopo averlo utilizzato. La lavagna è individuale e può essere riutilizzata conservandola e proteggendo il piatto ed il suo contenuto con un sacchetto.

 

Ho lasciato che i bambini si cimentassero anche nel mettere e togliere il piatto dal sacchetto, perché questa come altre piccole azioni, li rende responsabili, li fa sentire grandi e sviluppa non solo l’equilibrio e la motricità ma anche il senso di responsabilità. Se poi un po' di farina cade a terra, e vi assicuro ne è caduta davvero poca, l’utilizzo di scopa e paletta è un’altra attività, insolita ma gradita, che sviluppa la coordinazione del movimento.

 

 

Progetto pregrafismo: attività per una settimana.

 

 

Primo giorno: scoperta del materiale da manipolare.

 

 

Propongo un utilizzo libero della lavagna per consentire ai bambini e alle bambine di manipolare il materiale, osservarlo, annusarlo e sperimentare ogni tipo di prensione, palmare, a pinza, con il dito indice per scrivere e chi più ne ha, più ne metta.

Questa attività permette ai bambini di sperimentare liberamente e di esaurire così, la curiosità che scaturisce dall'utilizzo di un materiale, per loro nuovo.

Dopo un tempo congruo, che a seconda del gruppo può essere diverso, si passa ad un semplice dettato grafico.

L'insegnante fornisce ai bambini un'indicazione verbale, permettendo a tutti i bambini di eseguire quanto richiesto: disegniamo insieme un sole, una forma, un viso ecc.

Successivamente, possiamo coinvolgere i bambini, lasciando che siano loro, uno alla volta, a dettare ai compagni cosa disegnare. Al termine, segue di nuovo l’utilizzo libero ed in fine il riordino.

 

 

Secondo giorno: scoperta delle lettere del proprio nome.

 

 

Come il giorno precedente, è sempre bene lasciare il tempo per un l’utilizzo libero del materiale, che piace molto ai bambini e che prende diversi minuti poi, una volta stabilito che si può procedere, si passa alla scrittura delle lettere iniziali dei nomi di tutti i bambini.

 

L’insegnante scrive su una lavagna o su un foglio, tenuto bene in vista, la lettera, la nomina, facendo ascoltare ai bambini la pronuncia corretta, mostra la direzione di scrittura e corregge eventuali errori.

I bambini a loro volta ripetono la lettera e soffermandosi sull'aspetto fonologico, la pronunciano, poi la scrivono e attendono l’indicazione di cancellare, prima di passare alla lettera successiva.

 

Un lavoro parallelo a quello grafico, che impegna molto i bambini ma è fondamentale, è quello di impostare l’attività facendo in modo che l’attenzione e l’ascolto siano costanti, per favorire questa situazione può essere utile, a volte, interrompere il dettato e attendere che tutti siano attenti e partecipi.

All’inizio non è facile, soprattutto con gruppi numerosi, ma piano piano si possono ottenere risultati splendidi, abituando i bambini a lavorare focalizzati, concentrati e il più possibile in silenzio.

 

 

Terzo giorno: pronunciare le lettere correttamente.

 

 

Si comincia con un rapido utilizzo libero della lavagna e a seguire, si procede con il dettato grafico della scrittura per esteso di tutti i nomi dei bambini.

In questo caso, il dettato si trasforma anche in un gioco fonologico sempre più complesso.

Per alcune lettere, soprattutto quelle più difficili da pronunciare è importante potersi soffermare a giocare, enfatizzando la pronuncia e cercando di osservare la corretta posizione della lingua.

Facendo questa attività i bambini hanno potuto osservare come i nomi scritti sulla lavagna fossero più o meno lunghi e si sono divertiti a contare il numero di lettere di ciascun nome.

 

 

Quarto giorno: utilizzo della farina per ripassare tratti grafici, utilizzando la prensione a pinza.

 

 

Dopo aver ultimato l’utilizzo libero della lavagna, si fornisce ad ogni bambino un foglio con una traccia grafica da seguire, precedentemente predisposta.

 

Io ho utilizzato dei foglio formato A3, su cui ho tracciato linee e forme diverse e ho chiesto ai bambini di seguirle, mettendo piccoli pizzichi di farina, sopra le linee o dentro le figure.

Allo stesso scopo, se si dispone dello spazio necessario, si possono utilizzare anche fogli di formato molto più grande.

 

Durante la conversazione che precede l’attività, abbiamo focalizzato l’attenzione sulle diverse modalità di prensione che i bambini avevano utilizzato nei giorni precedenti: a pinza, palmare, con l'indice e così via. Poi ho chiesto loro di concentrarsi esclusivamente sull’utilizzo di pollice e indice, per mettere in atto una prensione di precisione.

Non tutti i bambini ci sono riusciti ma tutti hanno provato, lavorando focalizzati per raggiungere il risultato.

 

L’attività del giorno, consiste nel coprire le linee con piccole quantità di farina e al termine, su indicazione dell’insegnante, di riporre la farina nuovamente nel piatto.

Ho utilizzato due diverse indicazioni, riempire e ripassare, per rendere l’ascolto più attento: riempi la forma, ripassa la linea.

Può far sorridere, ma forse la cosa che li ha impegnati di più, è stata l'azione di riporre la farina nel piatto dopo ogni utilizzo.

 

 

Chiusuta dell'attività: riordino dei materiali e verifica.

 

 

Al termine di ognuna di queste attività i bambini hanno collaborato, aiutandomi a scuotere la farina dalle tovaglie, a scopare quella caduta a terra e a raccoglierla con la paletta.

Anche queste attività svolte insieme senza discussioni e litigi sono non solo utili ma preziose.

 

Chiudendo l’attività svolgo sempre un breve momento di verifica in cui raccolgo le impressioni dei bambini e delle bambine su quanto svolto: difficoltà, conquiste, sensazioni e in cui aggiungo le mie. E' un momento prezioso, perchè aiuta loro a ragionare su ciò che fanno e aiuta me a comprendere quanto e come sia stato incisiva l'attività che ho proposto.

 

E per finire, nei giorni in cui un’attività è stata magari faticosa, ma sfidante, coinvolgente, divertente, non manco di dire loro grazie.

 

 

                                                                                                                                                                               Designed by Freepik

 

Cristina Vitali
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