Inverno alla scuola dell’infanzia: sperimentare senza schede preconfezionate.

Scoprire il freddo con i bambini: attività per una settimana.
Sperimentare il freddo alla scuola dell’infanzia attraverso attività manipolative e sensoriali.
Per riflettere insieme ai bambini e alle bambine sulla stagione invernale e sulle sue caratteristiche, è molto interessante utilizzare il freddo e scoprire le percezioni sensoriali che esso ci regala.
Per avviare un’attività manipolativa di questo tipo, puoi partire da una conversazione guidata, che permetta ai bambini di condividere con te e con i compagni, tutto quello che già conoscono sulla stagione invernale.
Anche leggere o narrare un racconto, aiuta i bambini e le bambine ad immergersi nell’atmosfera invernale. Esistono molti libri sull’inverno che raccontano storie di animali, io amo in particolare Il gigante egoista di Oscar Wild, un racconto certamente impegnativo, ma che offre ai bambini una trama non banale.
Fatto questo primo passaggio, ecco cinque attività per cinque giorni, da svolgere con i bambini e le bambine.
Uscita in giardino per sperimentare il freddo. Lunedì.
Per sperimentare il freddo con il corpo è sufficiente fare un’uscita in giardino, quello che conta però è che la regia dell’adulto aiuti i bambini a riflettere e ad osservare e ricercare in modo intenzionale.
Lo scopo dell’uscita sarà osservare in una mattinata particolarmente fredda, la brina e gli effetti del freddo sull’ambiente, è importante spiegare ai bambini che per farlo potranno utilizzare tutti i sensi e che il gioco comincia già con l’indossare giacche, sciarpe e berretti.
Poi, come investigatori, utilizzeremo le lenti di ingrandimento per osservare i piccoli cristalli che compongono la brina, nelle zone d’ombra e come l’erba sia diversa per effetto del sole, nelle diverse parti del giardino.
Andremo alla ricerca di insetti e piccoli animali, ragionando insieme sui risultati della nostra esplorazione. Le riflessioni dei bambini sono spesso attente e profonde.
Questa attività può essere conclusa con un disegno dal vivo, fatto in bianco e nero, utilizzando la matita e un piano d’appoggio leggero, oppure attraverso una rielaborazione grafica svolta in sezione.
Per l’attività da svolgere il giorno successivo preparare:
- Ghiaccio normale in buona quantità.
- Ghiaccioli colorati con tre colori.
- Coloranti alimentari o tempera.
Per questa attività manipolativa possono essere utilizzati coloranti alimentari, se la si propone a bambini particolarmente piccoli o tempere diluite in acqua, se pensiamo che i nostri bambini siano in grado di non portarli alla bocca.
Travasi montessoriani con il ghiaccio. Martedì.
Il ghiaccio per i travasi montessoriani va preparato in precedenza: la prima fase di manipolazione libera, richiede per ogni bambino uno o più cubetti di ghiaccio e un piccolo contenitore, la seconda fase, quella dei travasi veri e propri, richiede ghiaccio colorato e contenitori di tre colori, per piccoli gruppi di due tre bambini.
All’inizio lasciamo che i bambini e le bambine possano manipolare liberamente il ghiaccio, che possano osservarlo, avvertirne le sensazioni, spostarlo da un contenitore all’altro, secondo il principio dei travasi montessoriani, utilizzando le mani e successivamente strumenti come cucchiaini o pinze da cucina.
Se lo desiderano, in questa fase i bambini possono anche assaggiare i cubetti o aggiungere piccole quantità di acqua ai recipienti, per osservare l’effetto che fa sul ghiaccio.
La manipolazione del ghiaccio può prolungarsi nel tempo, molto dipende dai bambini, se sono interessati e coinvolti vale la pena di lasciarli fare, finché non esauriscono l’interesse.
Per i bambini che abbandonano in fretta invece, è bene anticipare la regola che, chi si stanca può fermarsi ma non deve abbandonare il set di lavoro, questo per abituarli all’attesa e per stimolarli a trovare nuovi modi di procedere.
Se rimane del tempo, nello stesso giorno si può proporre un’attività simile, ma che preveda ghiaccioli di tre colori da travasare e suddividere in contenitori con i colori corrispondenti, sempre utilizzando le pinze da cucina o i cucchiai.
Per l’attività del giorno successivo preparare:
- Bicchieri di plastica con tempera diluita in acqua, che contenga un bastoncino da gelato. Il tutto è da congelare.
Pittura con i ghiaccioli colorati. Mercoledì.
Questa attività è molto divertente e libera. Per proporla è bene utilizzare uno spazio ampio che permetta ai bambini e alle bambine di lavorare in piccoli gruppi su grandi fogli di carta da pacco bianca.
Quando i bambini utilizzeranno i ghiaccioli per dipingere, i fogli si bagneranno e potrebbero anche rompersi, è importante lasciarli sperimentare senza badare troppo al risultato, perché in questo caso è il processo che conta e non il prodotto.
Se desideriamo però che resti traccia dell’attività, per documentarla alle famiglie, basterà fare attenzione a sostituire il foglio appena è stato colorato e lasciarlo poi asciugare, fornendone altri ai bambini.
Per l’attività del giorno successivo preparare:
- Una buona quantità di cubetti di ghiaccio.
- Diversi piccoli contenitori. Vanno benissimo quelli di recupero.
- Piccoli pezzi di cordino di lana o cotone.
- Una piccola quantità di sale.
Esperimento con sale e ghiaccio. Giovedì.
Quando proponi una nuova attività lascia sempre ai bambini e alle bambine, del tempo per esplorare liberamente il materiale. Questo approccio permette loro di esaurire la curiosità e di soffermarsi poi, con più attenzione, sulla proposta vera e propria che farai in seguito.
Per questo esperimento in particolare, mentre i bambini manipoleranno il ghiaccio liberamente, sarà più semplice per te chiamare uno alla volta, per far osservare gli effetti del sale sul ghiaccio.
Ad ogni bambino ho consegnato una ciotolina contenente un cubetto di ghiaccio e un piccolo pezzo di cordino, poi ho chiesto loro di provare a sollevare il cubetto utilizzando il cordino.
Lascia che provino e riprovino, divertendosi, poi comincia a chiamarli uno alla volta.
Metti nella loro ciotolina un nuovo cubetto di ghiaccio, appoggiaci sopra il cordino e un piccolissimo pizzico di sale, dopo un attimo, sollevando il cordino si potrà osservare che il ghiaccio rimane attaccato e viene sollevato con facilità. L’effetto è momentaneo ma diverte i bambini, creando stupore e sollevando interrogativi e risposte.
Il ghiaccio con il sale infatti cambia aspetto e consistenza e c’è sempre qualcuno più curioso ed attento, che fa notare agli altri questi importanti dettali.
Tutto quanto fatto ed osservato va poi ripreso in una conversazione guidata, per recuperare le osservazioni e le riflessioni dei bambini e delle bambine.
Per l’attività del giorno successivo preparare:
- Teli di plastica.
- Un paio di cubetti di ghiaccio per ciascun bambino.
Pittura con tempera e ghiaccio su plastica. Venerdì.
Per questa attività è necessario preparare il set di lavoro, ricoprendo i tavoli con teli di plastica, sono indicati i sacchi per l’immondizia di grandi dimensioni, se tagliato, un sacco basterà per ricoprire due tavoli. Successivamente sul piano ricoperto dalla plastica, andremo ad appoggiare direttamente il ghiaccio e la tempera.
Basterà poi lasciar fare ai bambini liberamente, l’attività è semplice ma piacerà molto, sperimenteranno il freddo e il colore, insieme all'effetto della mescolanza.
Anche qui, se desideriamo documentare l’attività, potremo fornire ad ogni bambino un foglio da appoggiare sul prodotto della manipolazione. Se il foglio viene appoggiato con delicatezza e subito rimosso, la traccia che rimane è di sicuro effetto.
Una variante divertente e sfidante di questa attività con il ghiaccio è quella fatta sospendendo il telo di plastica tra due tavoli distanziati. In questo caso la superficie di lavoro diverrà instabile e richiederà più delicatezza ed attenzione nell’uso del movimento, inoltre si potrà osservare come l’effetto dello scioglimento del ghiaccio riesca a creare effetti diversi.
Sperimentare il freddo dell’inverno alla scuola dell’infanzia, con queste attività è divertente anche per gli adulti, spero che anche tu possa proporle con successo ai tuoi bambini e bambine.
Se ti sono piaciute, condividile e se vuoi altri spunti leggi anche: Come insegnare i colori primari ai bambini della scuola dell'infanzia.
Designed by Freepik