Verificare in modo creativo alla scuola dell'infanzia.

Verificare in modo creativo alla scuola dell'infanzia.

Cinque disegni creativi, che ripetuti nel tempo, documentano le tappe della crescita e dello sviluppo di ogni bambino.

 

 

A cosa serve la documentazione nella scuola dell’infanzia.

 

 

 

La documentazione nella scuola dell’infanzia svolge un ruolo cruciale.

I nostri bambini e bambine, non sanno ancora leggere e scrivere e talvolta o spesso, non riescono a ricostruire verbalmente le esperienze che quotidianamente vivono a scuola.

Molti genitori raccontano che i loro bambini, se interpellati, sono in grado di rievocare che cosa hanno mangiato quel giorno, ma faticano a recuperare un racconto delle attività svolte o delle emozioni vissute.

 

La documentazione delle attività svolte alla scuola dell’infanzia, riveste così il ruolo cruciale di rendere tangibili non solo le proposte didattiche ma anche i progressi, le conquiste, le eventuali difficoltà incontrate dai bambini e dalle bambine.

 

 

Documentare serve perché da corpo a ciò che altrimenti non lascerebbe traccia: certifica l’impegno, il divertimento, l’evoluzione.

 

 

A distanza di tempo, mesi o anni, la documentazione permette di rendere quantificabili e misurabili gli obiettivi e i progressi compiuti, le esperienze vissute, i traguardi raggiunti dai bambini e dai docenti, non solo, permette ai genitori di condividere, almeno in parte, il percorso scolastico dei loro figli.

 

 

 

Come documentare alla scuola dell’infanzia.

 

 

 

La documentazione alla scuola dell’infanzia è fatta di tutto quanto compilato dagli insegnanti in termini di registro, tutta questa documentazione racconta già il lavoro svolto a scuola, ma spesso lo fa in un linguaggio sterile e burocratico che non aggiunge niente alle esperienze vissute.

 

Le schede di verifica delle competenze sono importanti perché rendono gli obiettivi misurabili, ma spesso non descrivono i bambini e le bambine nelle loro reali capacità e/o difficolta.

 

A volte si definisce un obiettivo come non raggiunto ma questo non dice il perché e neppure descrive l’unicità di quel bambino o di quella particolare situazione, le peculiarità del gruppo e dei docenti.

 

Per questo è particolarmente importante sottolineare che, alla scuola dell’infanzia si può documentare anche utilizzando gli elaborati dei bambini, racconti fotografici o testuali, brain storming, mostre strutturate per le famiglie, lezioni aperte, attività di gruppo in momenti particolari come il Natale, apertura ai genitori per attività di lettura, teatrali o manipolative, uscite con le famiglie e tanto altro.

 

 

Tutte queste cose permettono ai genitori di comprendere quale sia il lavoro che quotidianamente viene realizzato a scuola e, ancor più importante, quale sia il percorso che porta i loro bambini a progredire.

 

 

 

Come può essere l’osservazione nella scuola dell’infanzia.

 

 

 

Alla scuola dell’infanzia si valuta il percorso che porta al raggiungimento di un determinato obiettivo attraverso l’osservazione dei bambini.

 

 

Si osserva, non tanto per dare un giudizio di merito, ma perché questo ci permette di accompagnare.

 

 

Osservando i bambini e le bambine l’insegnante li conosce sempre meglio, li comprende, accompagna i loro passi e nello stesso tempo comprende meglio l’efficacia del proprio lavoro, il valore del percorso svolto e cosa fare per renderlo più efficace.

 

Dall’osservazione scaturiscono spesso più domande che risposte, più dubbi che certezze ma proprio per questo, l’osservazione è essenziale per tracciare una traiettoria di crescita che sia dinamica e positiva.

 

E’ osservabile e può essere descritto tutto ciò che caratterizza lo stare a scuola di un determinato bambino: il suo linguaggio verbale e non verbale, l’approccio che ha al proprio materiale, come si mette in gioco nella relazione, sia con l’adulto che con i pari, quale impegno investe in ciò che fa, come si muove nel contesto sia a livello fisico che emotivo, qual è il suo livello di attenzione e coinvolgimento.

 

 

L’osservazione è inoltre fondamentale perché aiuta insegnanti e genitori a fare il punto sul livello evolutivo raggiunto dal bambino, anche qui non per dare un giudizio ma per sostenere e favorire nel modo migliore la sua crescita fisica, cognitiva ed emotiva.

 

Nel corso dei colloqui individuali, tutto quanto osservato può e deve essere condiviso con i genitori, per costruire un’alleanza educativa, permettendo loro di guardare i loro bambini da un diverso punto di vista ed arricchendoli così di nuove preziose informazioni.

 

 

 

Come verificare alla scuola dell’infanzia.

 

 

 

Verificare alla scuola dell’infanzia significa, come dicevamo, osservare i bambini nel loro agire ma anche proporre attività pratiche che consentano di misurare i progressi in ambiti concreti.

 

Per esempio: la capacità di ascolto ed attenzione dei bambini, può essere valutata attraverso la rievocazione e la ricostruzione di storie in sequenze, la motricità fine attraverso attività come il ritaglio e il collage, le capacità motorie, attraverso la strutturazione di percorsi o giochi motori, le competenze verbali, attraverso giochi fonologici, le capacità mnemoniche attraverso giochi di memoria e così via.

 

Nel corso della valutazione alla scuola dell’infanzia, tutto viene vagliato, tenendo in considerazione non solo l’età anagrafica del bambino ma anche il suo livello di sviluppo, non si parte cioè da un’ipotetica griglia di partenza comune, come i corridori di una gara di atletica, ma ognuno ha un punto di partenza diverso e un percorso unico.

 

 

E’ molto importante tenere conto di questo, le schede di valutazione precostituite e le griglie di valutazione spesso semplificano, lasciando sfuggire le peculiarità e le unicità di molti bambini e bambine, è compito delle insegnati ricondurre i singoli percorsi degli alunni ad un ambito comune ma anche, valorizzarne le unicità, lasciando emergere quei tratti specifici che fanno di ogni bambino un unicum.

 

 

Osservare, misurare, valutare nella scuola dell’infanzia, serve inoltre anche per accompagnare i genitori a comprendere le potenzialità e i limiti dei loro bambini e bambine.

 

 

 

Un esempio di verifica alla scuola dell’infanzia, 5 disegni importanti.

 

 

 

Un esempio insostituibile di verifica alla scuola dell’infanzia è questa attività che ogni anno propongo, perché ritengo che, pur nella sua semplicità, abbia un grande valore: quello di documentare fedelmente la crescita di ogni bambino.

 

La verifica consiste nel proporre ai bambini e alle bambine cinque disegni, che vanno a formare un fascicolo che trattengo per tutti gli anni di scuola dell’infanzia e consegno ai genitori solo al termine del percorso.

 

 

5 disegni creativi, importanti perché:

 

 

  • descrivono il mondo affettivo ed emotivo dei bambini.
  • documentano le competenze sia fini che grosso-motorie.
  • fotografano il bambino in quel dato periodo, i suoi interessi, le sue relazioni.

 

Inoltre, a volte, capita che vengano richiesti da esperti e specialisti, disegni per documentare l’evoluzione e la situazione di un determinato bambino/a.

In questi casi è sempre bene avere risorse a cui attingere e, in tal senso, questi disegni si rivelano davvero preziosi.

 

 

Cosa chiedere ai bambini di disegnare:

 

 

 

  1. te stesso in modo completo
  2. la tua famiglia
  3. i tuoi amici
  4. la tua casa
  5. disegno libero

 

 

Anche i tempi sono importanti: in ottobre propongo la verifica iniziale, in gennaio quella intermedia e in maggio quella finale, lasciando ai bambini il tempo per fare le cose a modo loro, dedicando cioè una settimana all’esecuzione di questi disegni e facendoli precedere ogni giorno, da conversazioni e da giochi, per aiutare i bambini a focalizzarsi su quanto richiesto.

 

I prodotti grafici dei bambini vengono, al termine dell’anno scolastico, rilegati in un fascicolo e poi trattenuti, consegno il plico completo ai genitori, solo nel corso dell’ultimo colloquio.

 

Ogni volta che propongo questa attività di verifica alla scuola dell’infanzia, parto da una cosa che piace molto ai bambini, sfoglio insieme a loro nel Circle time, i disegni di quando erano piccoli: vedere come disegnavano se stessi a due, tre o quattro anni, li diverte molto e li rende orgogliosi di tutta la strada che hanno fatto.

 

Lo stesso vale ovviamente anche per i genitori che si ritrovano davanti agli occhi, concretamente, l’evoluzione vissuta dai loro bambini, nel corso dei tre anni di scuola dell’infanzia.

 

 

                                                                                                                                                                               Designed by Freepik

 

 

 

 

Cristina Vitali
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