Potenziale dei bambini: come svilupparlo a scuola con 5 trucchi Montessori.

Potenziale dei bambini: come svilupparlo a scuola con 5 trucchi Montessori.

Sviluppare il potenziale ed educare il talento, significa mettere ciascun bambino e bambina nella condizione di riconoscere e scoprire i propri doni.

 

 

Sviluppare il potenziale dei bambini a scuola.

 

 

 

Per sviluppare il potenziale o in altre parole, per educare il talento nascosto dentro ciascuno di noi, è necessario permettere che possano emergere e venire alla luce, tutti quegli aspetti che ci rendono speciali per ciò che siamo.

 

Questo naturalmente vale anche per i nostri bambini e bambine.

 

La scuola purtroppo spesso non favorisce questo processo e anzi, talvolta lo ostacola, tentando di uniformare gli stili di apprendimento e appiattendo le potenzialità, attraverso la proposta di lezioni frontali o attività non sfidanti e ripetitive, anche alla scuola dell’infanzia.

 

L’esperienza ci insegna che aspettarsi che tutti gli studenti partano dallo stesso punto e possano arrivare alla stessa meta è sbagliato, ogni bambino infatti, ha una sua situazione di partenza e avrà nel tempo un percorso unico, che lo condurrà al suo speciale punto di arrivo.

 

La motivazione ad apprendere, soprattutto degli alunni con alto potenziale, può essere fortemente compromessa dagli adulti che vedono la creatività come una fuga dagli schemi, o che propongono percorsi obbligati, che non sfidano l’intelligenza.

 

Agli insegnanti che si focalizzano sullo sviluppo del potenziale, è dato di lasciare che ognuno possa sperimentare e sperimentarsi, in modo da scoprire quante più cose su sé stesso e sul mondo.

 

I bambini e le bambine, tutti, non solo qualcuno, quando arrivano alla scuola dell’infanzia hanno già un bagaglio di conoscenze ed esperienze, spesso molto ricco, che chiede di essere socializzato e condiviso, per essere ulteriormente arricchito.

 

Educare i bambini a riconoscere il loro talento, vuol dire aiutarli a mettersi in contatto con le loro caratteristiche più profonde, per favorire la crescita di tutti.

 

 

 

5 Suggerimenti dal metodo Montessori per insegnanti.

 

 

 

  • Incoraggiare la creatività nei bambini con giocattoli che lascino aperte le possibilità.

 

 

Molti dei giocattoli che sono a disposizione dei bambini, sia a casa che all’interno delle sezioni di scuola dell’infanzia, sono oggetti che una volta esplorati perdono tutto il loro fascino.

 

Quante volte ti è capitato di vedere un bambino abbandonare un gioco poco dopo averlo scoperto per passare ad un altro?

 

Le camerette e le sezioni ricolme di oggetti, gli scaffali pieni con giocattoli di ogni tipo, poco usati o usati male, ci dicono che è necessario cambiare qualcosa.

 

Ciò che può essere efficace è prima di tutto fornire ai bambini materiali che siano aperti a diversi utilizzi, che permettano di essere condivisi da più bambini e che quindi possano essere usati in modo creativo e per più tempo.

 

Quando proponiamo un giocattolo ai bambini, facciamolo lasciando che siano loro a scoprirne le potenzialità e a trovarne l’utilizzo per loro migliore e più creativo.

 

Osservandoli in giorni diversi, ci renderemo conto di quanto quel gioco sia efficace se vedremo che viene richiesto ed utilizzato ripetutamente e in modo creativo da più bambini.

 

 

  • Sviluppare la creatività fornendo ai bambini strumenti reali e non le loro versioni giocattolo. Scope, pinze, spugne…

 

 

Quando il Metodo Montessori è stato sviluppato, comunemente si guardava ai bambini come a contenitori che andavano riempiti con regole e nozioni.

 

Oggi per fortuna si è fatta moltissima strada ma a volte, capita ancora che gli adulti guardino ai bambini come a persone che vanno aiutate perché piccole e non capaci.

 

Fornire ai bambini strumenti di uso comune e non il loro equivalente di plastica fatto per giocare, è un gesto di rispetto e dignità che li mette nelle condizioni di sperimentare concretamente.

 

Nel mondo di oggi in cui la realtà è sempre più virtuale, avere la possibilità concreta di provare a fare le cose senza filtri e aiutini, permette ai bambini di cimentarsi, sbagliare, correggere, imparare, capire e capirsi.

 

Questo processo li rende svegli, pronti, smart diremmo oggi.

 

Una crescita armoniosa richiede anche questa parte di esperienza, senza la quale i bambini e le bambine possono saper utilizzare tablet e pc, senza essere capaci di sbucciare un mandarino o usare un coltello correttamente.

 

 

  • Alternare i giocattoli a disposizione dei bambini per togliere distrazione.

 

 

Less is more.

 

Potrei fermarmi qui ma so per esperienza che questa idea non è condivisa da molte persone.

 

Camerette stracolme oggetti che prendono polvere, aule con scaffali traboccanti di merce, queste visioni sono più comuni di quanto si possa pensare oggi.

 

Quando Maria Montessori sviluppò il proprio metodo, il minimalismo non era ancora stato inventato e la situazione educativa ed economica non era quella attuale, eppure la pedagogista pensò che tenere in uso una quantità di materiali limitata fosse stimolante per i bambini.

 

Proporre ai bambini solo una parte dei giocattoli o dei materiali, per poi provvedere a sostituirla del tutto o in parte periodicamente, aiuta a non dare per scontato nulla e permette ai bambini di non appiattirsi in un uso stereotipato e ripetitivo di quanto è a loro disposizione.

 

Meno giocattoli quindi e meno materiali, per favorire la creatività e un po' di pazienza da parte degli adulti che devono svolgere il compito di sostituire gli oggetti e variare le proposte.

 

 

  • Creare a scuola un’atmosfera calma, soft con colori e angoli tranquilli, come l’angolo lettura.

 

 

Un’atmosfera calma favorisce la riflessione, l’ascolto, l’apprendimento.

 

Nelle nostre sezioni di scuola dell’infanzia, talvolta vissute da 27 bambini e più, questa idea può apparire una remota chimera ma è davvero necessario lavorare in questa direzione.

 

La creazione dell’atmosfera in cui il gruppo vive è la parte più complicata, stimolante e gratificante del lavoro di insegnante ed è in gran parte responsabilità del docente.

 

Ogni insegnante in qualche modo crea un’atmosfera che gli somiglia, che racconta qualcosa delle sue competenze, del suo stile di apprendimento prima che di insegnamento e che dice molto della sua personalità.

 

Creare un ambiente tranquillo significa lavorare sui colori, sugli spazi, sulla creazione di angoli di interesse ma anche saper costruire il giusto equilibrio tra regole e libertà, che permetta ad ognuno di trovare il proprio spazio di azione e di riposo a seconda delle necessità.

 

Introversi ed estroversi vivono il mondo e gli stimoli in maniera diversa. Timidi e temerari affrontano ostacoli e difficoltà in modo differente.

In un’atmosfera calma c’è posto per tutti e la riflessione è per tutti.

 

 

  • Essere modelli per i bambini: imparano da noi.

 

 

Ogni persona che sta davanti ad un bambino educa, anche se non è un educatore e tanto più, se è educatore o lavora in un contesto scolastico a diverso titolo.

 

Non perdiamo mai di vista questa fondamentale constatazione.

 

Questo ci carica di una grande responsabilità ma ci mette anche nelle condizioni di poter fare la differenza in tantissime situazioni.

 

I bambini imparano da noi e ci guardano come modelli, è bellissimo.

 

Lasciamo che vedano il meglio: il nostro essere attenti, gentili, accoglienti, intelligenti, curiosi, divertenti, competenti, capaci, certo anche il nostro essere stanchi a volte o delusi o indispettiti, ma sempre capaci di stare davanti agli altri con rispetto, per noi stessi e per loro.

 

 

Un ultimo suggerimento tutto mio:
 
se vuoi coltivare il talento nei tuoi bambini, a casa o a scuola, non dimenticare come prima cosa di coltivare il tuo talento, il tuo potenziale, i tuoi doni.
 
 
 

Senza questo imprescindibile ingrediente tutto diventa più noioso e faticoso, Work in progress sicuramente, ma Maria Montessori ci stimola a metterci in gioco e a guardare il nostro percorso da un punto di vista diverso, se non lo abbiamo ancora fatto è il momento per cominciare.

 

 

                                                                                                                                                                             Designed by Freepik

Cristina Vitali
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