Attività divertenti con acqua e ghiaccio da proporre ai bambini.

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Tutto ciò che i bambini e le bambine sperimentano attraverso il corpo porta risultati di apprendimento più incisivi e duraturi, perché lascia in loro una traccia profonda.

 Questo vale anche per le attività manipolative legate all'acqua e al ghiaccio, piacevoli da proporre sia in inverno che in estate, io ho proposto tutte queste attività, a scuola, nel periodo invernale, ma come vedrai gli stessi esperimenti possono essere riproposti anche in estate, quando è piacevole e rinfrescante giocare all'esterno con acqua, ghiaccio e colori.

 

Giocare con i cinque sensi, un'attività piacevole per i bambini, in tutte le stagioni.

 

In qualsiasi direzione si decida di lavorare, gli aspetti sensoriale e corporeo, rivestono un’importanza fondamentale e ogni argomento che si sceglie di proporre alla scuola dell’infanzia, va dunque declinato anche dal punto di vista squisitamente pratico.

Per questo motivo le caratteristiche dei diversi stati dell'acqua, possono essere facilmente spiegate, partendo dalla manipolazione degli elementi tipici di questo periodo invernale, che sono riproducibili sia a casa che a scuola in modo semplice.

Partendo come sempre dal cerchio della conversazione, cominciamo l’attività con una prevalutazione delle esperienze dei bambini sul tema in questione.

Ascoltarli ci aiuterà a comprendere quello che già hanno consolidato, in termini di esperienza e di competenze.

Scopriremo chi possiede già buone conoscenze e chi invece non ha ancore avuto modo di riflettere su questo argomento. Dalle loro domande e dalle loro affermazioni potremo partire per approfondire la riflessione.

 

Manipolazione del ghiaccio, sperimentare giocando a scuola ma perchè no, anche a casa.

 

Dopo aver preparato un contenitore contenente un cubetto di ghiaccio per ogni bambino, spieghiamo come il ghiaccio sia stato prodotto artificialmente e facciamo osservare le caratteristiche fisiche che è possibile rilevare con la vista: forma, aspetto, colore.

Possiamo porre la domanda: perché il ghiaccio ha preso questa forma? Sicuramente qualcuno ci stupirà, se così non fosse, potremo far notare che i liquidi prendono la forma del contenitore in cui sono inseriti.

Dopo questi primi passaggi verbali, passeremo con calma, a distribuire i cubetti, uno a ciascun bambino e li inviteremo a percepire quello che il loro corpo comunica, prima con gli occhi chiusi e in silenzio, per “ascoltare le mani”. Solo dopo potremo aprire gli occhi e raccontare, a turno, quello che abbiamo sentito.

E’ in questa fase che aver consolidato il lavoro del cerchio della conversazione si rivela fondamentale.

L’esperienza pratica infatti acquista senso se viene rielaborata anche verbalmente, in questo modo le informazioni trovano la loro giusta collocazione e diventano più facilmente rievocabili, a casa nel dialogo con i genitori, o a scuola successivamente.

Dopo aver raccontato le sensazioni provate, i bambini si soffermeranno anche ad assaggiare il gusto del ghiaccio, si accorgeranno che si sta sciogliendo, qualcuno chiederà perché e qualcun altro darà la risposta.

Ognuno porterà le proprie osservazioni, l’importante è mantenere quella tranquillità che permetta ad ciascuno di loro di intervenire.

L’attività se ben condotta può durare anche a lungo e solo al termine si può proporre una rielaborazione grafica, per aiutare soprattutto i più grandi a raccontare e riorganizzare le informazioni acquisite.

 

Coloritura con ghiaccioli di colore: porsi domande e divertirsi.

 

In un secondo momento, partendo dalla mescolanza di tempera e acqua, prepariamo insieme il materiale per un secondo esperimento.

Ad ogni bambino viene consegnato un bicchiere di plastica trasparente in cui viene versata qualche goccia di colore a tempera, successivamente si aggiunge acqua fino a metà bicchiere, che i bambini mescoleranno servendosi di un bastoncino da gelato.

Per alcuni di loro già mescolare stando attenti a non versare il liquido, costituisce un’attività impegnativa e utile.

Una volta pronti, i bicchieri verranno inseriti in un contenitore chiuso e riposti nel frizzer per essere congelati. Il giorno dopo potranno essere utilizzati come materiale pittorico.

La prima domanda che ho fatto ai bambini, dopo aver distribuito i bicchieri con i ghiaccioli, è stata: come possiamo fare a toglierli dai bicchieri?

Sembra una banalità ma ci sono voluti parecchi minuti prima che qualcuno dicesse aspettiamo che si sciolga un po'. Avrei potuto partire togliendo io i ghiaccioli dai bicchieri, ma ho preferito sfidare l’intelligenza dei bambini creando un ostacolo.  Se diamo loro il tempo e l’occasione per trovare le soluzioni, ci arrivano da soli e con grande soddisfazione, nostra e loro.

Fatto questo ho lasciato che sperimentassero l’uso dei ghiaccioli colorati per dipingere insieme, liberamente, su fogli di carta da pacco bianca posizionati a terra. Anche qui hanno manipolato, osservato, sperimentato, accorgendosi che il colore lascia traccia ma anche che, dopo un certo tempo, il ghiaccio si scioglie e il foglio si bagna.

 

Esperimenti con l’acqua: vasi comunicanti e assorbimento spiegati ai bambini.

 

Per proporre questo esperimento servono tre bicchieri trasparenti, due fogli di carta casa, una goccia di tempera gialla, una di tempera blu e poca acqua.

Posizioniamo i tre bicchieri uno accanto all’altro. Nel primo mettiamo la tempera gialla, l’acqua e mescoliamo; nel terzo ripetiamo l’operazione con la tempera blu; nel secondo non mettiamo nulla.

Passiamo poi a formare con la carta casa, ripiegandola, due strisce dello spessore di ¾ centimetri, che andremo a posizionare con le estremità, all’interno dei tre bicchieri, mettendoli così in collegamento. Una striscia collegherà il primo con il secondo e una il secondo con il terzo.

La prima cosa che i bambini osserveranno, sarà la proprietà della carta di assorbire i liquidi e si potrà far notare mostrandolo, che la carta su cui normalmente disegnano, non ha questa proprietà.

La seconda cosa sarà il fatto che lentamente l’acqua colorata sale e dopo un tempo congruo, comincia a scendere verso il bicchiere centrale. Alla fine dell’esperimento sarà visibile il fatto che l’acqua colorata, per il principio dei vasi comunicanti, si è riversata nel bicchiere centrale, creando anche la mescolanza dei due colori.

Si potrà attendere il giorno successivo per consolidare quanto appreso e osservare che i tre bicchieri contengono la stessa quantità di acqua e che l’acqua nel bicchiere centrale è diventata di colore verde.

Trarremo poi insieme ai bambini le conclusioni del nostro esperimento, favorendo una rielaborazione verbale condivisa, in cui soprattutto i grandi possano ricostruire le fasi dell’esperimento ed aiutare i più piccoli a ricordare quanto vissuto insieme.

 

Per altre attività manipolative leggi anche: Bambini che impugnano male la matita, sei attività semplici e divertenti per aiutarli.

 

 

                                                                                                                                                                               Designed by Freepik

Cristina Vitali
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