Giochi d’acqua per la scuola dell’infanzia + una lettura antinomica e divertente da fare in estate.

Giochi con l’acqua per la scuola dell’infanzia e una fiaba sull’inverno?
Certo! Perché non leggere una fiaba che racconta dell’inverno in un’assolata e torrida giornata estiva…
Giocare con l’acqua: risorse e attività per gli ultimi giorni alla scuola dell’infanzia.
Giugno, ultimi, caldissimi giorni di scuola.
Lo spazio della sezione è quasi totalmente vuoto: giocattoli e materiali lavati e riordinati.
Il caldo è così torrido che toglie il fiato e la voglia di stare in sezione.
In queste condizioni, proporre ai bambini e alle bambine attività strutturate, diventa sempre meno soddisfacente e produttivo.
La soluzione a questo annoso problema, è valorizzare quello che ancora resiste: la voglia di giocare!
Avanti quindi a proporre e provare, travasi, vaschette, bolle e tutte quelle attività divertenti e rinfrescanti che hanno al centro l’acqua.
Passo dopo passo, gioco dopo gioco, è così che siamo arrivati a quest’ultima, divertente attività.
Giochi con l’acqua all’aperto, divertenti e senza piscina.
Per questa attività è necessario avere a disposizione:
- costumini e ciabattine, oppure un cambio d’abiti, per ogni bambino e bambina
- tubo per acqua
- irrigatore da giardino.
Avrai già capito… bastano un irrigatore e un tubo di plastica, collegato al rubinetto e il gioco più divertente dell’anno è fatto.
Nel nostro caso abbiamo posto l’irrigatore al centro del nostro spazio esterno, sopra un’ampia piattaforma pavimentata: non servono né un getto troppo forte, né giochi d’acqua particolari.
I bambini e le bambine si divertono tantissimo, semplicemente per il contatto con l’acqua e la freschezza che regala.
Solitamente, in queste situazioni, c’è chi corre, chi è guardingo, chi si mantiene a debita distanza, ognuno vive l’esperienza come meglio crede.
Anche oggi è stato così e davvero tutti i bambini e le bambine, alla fine, erano soddisfatti e felici.
Come insegnanti, è utile avere l’accortezza di porre un’alternativa a ciò che si propone, per tutti quei bambini e bambine, che ne sentano il bisogno.
Anche questo è un segno di apertura mentale e di rispetto e ci aiuta, come docenti, a creare l’abitudine a non pensare e agire in modo univoco e
a non pretendere che i bambini con una traiettoria divergente, si sentano a disagio per assecondare le nostre richieste.
La mia scelta, in questo caso, è stata portare con me le bolle di sapone, in questo modo, chi non desiderava bagnarsi, ha potuto comunque divertirsi e avere un centro d’interesse.
Una volta terminato lo splendido gioco con l’acqua e una volta ripuliti e asciugati i bambini e le bambine
è arrivato il momento di ritrovare la tranquillità, così abbiamo optato per la lettura di un libro.
E’ stato così che, per puro caso, il mio sguardo è caduto su una fiaba tutta invernale: L’inverno dell’uccellino, di Kate Banks con illustrazioni di Suzie Mason.
L’inverno dell’Uccellino: una lettura antinomica da fare in estate.
Ho sorriso tra me, perché quando ho mostrato loro il libro che avevo scelto di leggere, i bambini e le bambine hanno subito reagito come mi aspettavo:
maestra l’abbiamo già letto!!! E poi adesso è estate!
Già ma le cose possono, anzi devono, essere guardate da punti di vista diversi!
Così abbiamo letto la fiaba, in qualche modo al contrario, lasciandoci sorprendere da tutte le più piccole differenze tra le bellissime descrizioni fatte dall’autrice e
il fulgore dell’estate che ci circonda in questi giorni.
Non solo la temperatura, ma anche i colori, le caratteristiche climatiche del cielo, la lunghezza delle giornate, il comportamento degli animali, l’abbigliamento indossato dai bambini
la presenza e il tipo di cibo per gli animali e per noi, il ghiaccio della storia e quello dei gelati…
Tutto quanto narrato nel racconto, si è prestato a creare un parallelo tra l’estate e l’inverno, che i bambini hanno vissuto in modo del tutto spontaneo e naturale
facendo a gara per trovare differenze e somiglianze.
Alla fine, sono sono sicura che sia stato molto più incisivo ed efficace, parlare delle caratteristiche delle due stagioni ora e in questo modo
piuttosto che nel corso della stagione invernale.
Provaci anche tu e divertiti a guardare l’effetto che fa.
Bene adesso che l’anno scolastico è davvero finito, spero in questi mesi, di averti regalato qualche spunto, qualche idea e soprattutto
un metodo insolito e nuovo per guardare le cose, sempre da diverse angolazioni.
Quello che vorrei regalarti è uno sguardo divergente, che ci aiuti a comprendere che non esiste un modo univoco di fare le cose, di essere e di vivere.
Questo vale sia per i grandi che per i piccoli e comprenderlo, ci rende persone ed insegnanti migliori e fa stare bene o quanto meno meglio, tutti i nostri bambini e bambine.
E’ per loro che, anche quest’anno, abbiamo speso energie, tempo e passione.
Senza la passione io non avrei scritto e tu non avresti letto tutti questi articoli. Quindi grazie davvero per il cammino fatto insieme e buona estate.
Designed by Freepik