Attività divertenti per la scuola dell’infanzia, partendo dalla storia dei Tre Porcellini.

La fiaba dei tre porcellini è uno dei racconti più conosciuti ed amati, ma queste cinque attività vi faranno andare oltre la storia.
Quando si chiede ad un gruppo eterogeneo di bambini e bambine, come quello di una sezione di scuola dell’infanzia, di scegliere quale storia ascoltare, accade spesso che quella dei Tre Porcellini venga scelta per prima.
Per questo, quando si propone una qualsiasi attività ispirata a questo racconto, si è certi di non sbagliare.
I Tre porcellini e il racconto animato dall’insegnante.
Lunedì: andiamo incontro al lupo.
I miei bambini sono soliti chiedermi: ci racconti una storia in piedi? Spegniamo la luce? Perché queste sono le mie modalità nel momento del racconto.
Quando si tratta di narrare una storia, per prima cosa è utile andare a creare un’atmosfera che caratterizzi quel momento e lo renda speciale, spegnere la luce significa utilizzare un cambio deciso di prospettiva, utile per conquistare immediatamente l’attenzione dei bambini e delle bambine.
Nel racconto fatto in piedi poi, corpo, sguardo, voce, movimenti, spazio, concorrono a creare un flusso in cui i bambini si immergono, in cui nuotano, fanno capriole, vengono sommersi per poi riemergere a bocca aperta, con il fiato corto e gli occhi attenti.
Tutti insieme, narratore ed ascoltatori, stiamo andando insieme in un’unica direzione, quella della storia.
In questi momenti l’attenzione è certificata dal fatto che anche i bambini solitamente più distratti, non interrompono il contatto visivo e la partecipazione.
Tutti si sentono parte della storia e insieme, tutti uniti, vogliono sconfiggere il lupo e alla fine ridere di lui.
Perché in realtà, è il quarto protagonista quello più atteso, quello che davvero non puoi contenere, perché con la sua presenza buffa o spaventosa, riempie la storia e abita la fantasia dei bambini: quel protagonista indiscusso è il Lupo.
E’ lui che racchiude in sé tutte le caratteristiche più truci: è scaltro, veloce, forte, minaccioso, affamato, è lui che si aggira silenzioso e nascosto, è lui che poi si rivela in tutta la sua potenza quando cerca di buttare giù le casette ed è sempre lui però, che viene scornato e sconfitto dall’intelligenza e dalla resilienza dei tre fratellini, che riescono insieme, aiutandosi, a vincerlo.
Per questo i bambini e le bambine amano tanto il racconto dei Tre Porcellini, perché ascoltandolo prima e vivendolo poi con il corpo, riescono ad immedesimarsi e a vincere a loro volta la paura e le sfide che si presentano di volta in volta.
Cooperative learning con I Tre Porcellini:
per me la più bella e divertente attività dell’anno scolastico.
Martedì: costruiamo la casa di paglia per il Porcellino più piccolo.
Per questa proposta da svolgere all’aperto, ho pensato di puntare su due aspetti:
- creare una situazione che richiedesse una capacità di problem solving e
- fornire ai bambini e alle bambine uno strumento per risolvere in cooperative learning.
Il setting di lavoro mi ha fornito lo spunto giusto: creare un’attività che si svolgesse in verticale per far scoprire ai bambini la forza di gravità, che cosa comporta lavorare in questa situazione e come sia possibile risolvere il problema ragionando e agendo insieme ai compagni.
Ho quindi preparato una serie di grandi fogli di carta da pacco, da attaccare con il nastro adesivo alla parte esterna delle finestre, rotoli di nastro carta e letteralmente, un sacco di fieno.
La richiesta semplicissima è stata questa: costruiamo la casetta di paglia del porcellino più piccolo attaccando ai fogli il fieno con il nastro carta.
Dal canto mio l’unico intervento è stato strappare i pezzi di nastro, per facilitare il lavoro ai bambini.
Poi mi sono goduta lo spettacolo di bambini e bambine attenti, focalizzati, creativi, produttivi che velocemente ragionavano e cercavano soluzioni, riuscendo ad interagire e ciascuno in modo diverso, a far aderire il fieno alla carta da pacco.
Questa attività è molto interessante perché consente di osservare l’approccio dei singoli bambini a quello che è il lavoro, non solo per quanto riguarda l’aspetto operativo ma anche, per quanto concerne la capacità di resilienza e di interazione con i pari; tutti aspetti utili da considerare anche in vista delle valutazioni di fine anno.
Attività costruttiva con I Tre Porcellini:
l’attività più divertente dell’anno scolastico per i bambini.
Mercoledì: costruiamo la casa di legno del Porcellino mezzano.
Per questa attività ho optato per l’utilizzo di scatole diverse, per dimensioni e consistenza.
Ho usato quello che era già presente a scuola: 5/6 scatole di diverse dimensioni con tipologie di cartone più o meno duro, martelli giocattolo e alcuni chiodi.
Faccio una dovuta premessa, conosco i miei bambini e bambine e la loro capacità di lavorare focalizzati, attenti e concentrati e di utilizzare strumenti reali con attenzione e riguardo; se per il vostro bambino o bambini i chiodi fossero troppo, potete optare per chiodi di plastica o altre soluzioni.
Per iniziare l’attività sulla casetta di legno, per prima cosa, ho estratto dalla cassetta degli attrezzi tre oggetti che potessero raccontare il lavoro del falegname e del muratore e ho spiegato che il metro serve per misurare.
Dopo aver aperto il metro e averne spiegato l’utilizzo, misurando l’altezza di alcuni bimbi, ho fornito una serie di righelli e ho chiesto di usarli per misurare, così da poter inchiodare non a caso, ma piuttosto piantando un chiodo ogni cinque centimetri.
Solo una bimba aveva già fatto questa esperienza, per gli altri è stata un’attività assolutamente nuova che li ha coinvolti in modo totale. All’azione di martellare e inchiodare, hanno infatti unito l’attenzione alla misurazione e successivamente, l’utilizzo di piccole strisce di carta colorata da posizionare e inchiodare.
Il lavoro è stato svolto a rotazione, in piccolo gruppo, con una costante e attenta vigilanza, tutti i bambini ne sono stati entusiasti e alla fine mi hanno ringraziato per aver fatto loro provare questi strumenti.
Attività manipolativa: la mud kitchen con I Tre Porcellini.
Giovedì: costruiamo la casa di mattoni del Porcellino grande.
Anche questa attività si è svolta all’aperto per la gioia dei bambini e per consentire una maggiore libertà di movimento ed un minore disagio nel momento del riordino.
Il semplice materiale utilizzato è stato: una piccola quantità di terriccio da giardinaggio, acqua, un buon numero di contenitori diversi e cucchiai.
Come sempre cominciamo la manipolazione con un solo materiale in questo caso la terra, dopo un tempo congruo, che abbia consentito ai bambini di interagire con il primo materiale, aggiungiamo il secondo.
I bambini e le bambine increduli e felici, hanno cominciato prima ad osservare e poi via via, a prendere sempre più confidenza con il fango che andava creandosi, fino ad arrivare a fare i travasi tra contenitori diversi e poi a giocarci a mani libere.
Non sto a dirvi quanto sia piaciuto questo gioco, mi limito a consigliare di preparare un paio di vaschette per una pulizia sommaria sia delle mani che dei contenitori, una volta finita l’attività, che possa evitare un accumulo di terriccio nelle tubature e nei lavandini.
Per l’insegnante l’unica accortezza è fornire il materiale in giusta quantità, senza eccessi, per evitare di ritrovarsi con troppa roba da ripulire una volta finito il gioco.
Se ci fosse il tempo o se l’attività venisse ripetuta in una giornata calda, i bambini potrebbero divertirsi anche a lavare i contenitori; se però è la prima volta che proponi una simile attività, tieni conto che ti servirà tempo e non sarà facile staccare i bambini dal tavolo di lavoro, tanto sarà il coinvolgimento.
La storia dei Tre Porcellini a modo nostro: attività narrativa per il venerdì.
Questa modalità di racconto è nata per caso, un pomeriggio, nell’attesa dei genitori, e ci ha tanto divertito da essere ripetuta ogni volta che ci va. Per praticarla usiamo sempre la storia dei Tre Porcellini, perché le sue sequenze sono molto semplici da memorizzare e ripetere per tutti i bambini più grandi.
L’insegnante tiene il filo del racconto, passando la parola di volta in volta ai diversi bambini, che aggiungono una parte della storia a loro fantasia.
E’ così facendo che ci siamo ritrovati con i Tre Porcellini che facevano il bagno in piscina, oppure che facevano l’ape.
Tutti gli interventi sono ugualmente importanti ma appena i bambini e le bambine prendono un po' di confidenza con la narrazione, escono trovate davvero esilaranti, che divertono anche i compagni più piccoli.
Provare per credere.
Dopo una settimana così intensa, il venerdì può essere anche il giorno giusto per una rielaborazione verbale in cui recuperare i vari passaggi delle diverse attività e di una rielaborazione grafica, che documenti ai genitori il lavoro svolto e che offra l’occasione per dialogare in famiglia sulle giornate vissute a scuola.
Quando, alla fine di un’attività, i bambini e le bambine si avvicinano e ti ringraziano, viene ripagata tutta la fatica di organizzare, predisporre, gestire, ripulire e ancor prima ideare.
In un’attività come quella sulle case dei Tre Porcellini, quando vedi che tutto fila liscio, comprendi che questa modalità di lavoro arricchisce immensamente i bambini e lo stesso è anche per te.
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