Attività manipolative e sensoriali in età prescolare. Perché sono importanti e come proporle ai bambini.

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Forse non tutti gli adulti sanno che, in età prescolare, l'attività manipolativa è molto amata dai bambini che, potendo, la praticherebbero ogni giorno. Ma quali materiali si possono utilizzare per stimolarli e non annoiarli?

 

A cosa serve la manipolazione nei bambini e perché è importante.

 

Nell’interesse dei bambini e delle bambine rientrano praticamente tutti i materiali manipolabili. Basta osservarli mentre giocano liberamente all’aperto, per accorgersi che tutto attrae la loro attenzione: raccolgono legnetti, pigne, fiori, erba perfino insetti, li osservano, li toccano, ci giocano.

 

Questo ci dice che attraverso le esperienze sensoriali e con il tatto in particolare, i bambini, non solo provano gratificazione, ma trovano anche un canale che, attraverso le sensazioni e le emozioni che queste suscitano, li aiuta a fare esperienza e a crescere.

 

Mentre giocano con un materiale, senza neppure rendersene conto, il loro cervello viene stimolato al punto da riorganizzare in continuazione le informazioni in suo possesso e ristrutturare continuamente conoscenze e abilità.

 

Stringere, rompere, bucare, tagliare, strappare, mescolare, travasare, riempire, svuotare, osservare, valutare, contare, appallottolare, spalmare, toccare, schiacciare, sono tutte azioni che l’attività di manipolazione permette di sperimentare e consolidare nel tempo e che portano ai bambini e alle bambine un ricco bagaglio di esperienze.

 

Per tutti questi motivi e per il gran divertimento che ne deriva, le attività manipolative sono così importanti e vanno proposte a scuola, come a casa. Quello che è importante non è il prodotto finale ma per il gesto che queste attività suscitano e le esperienze che regalano.

 

Quali materiali manipolare insieme ai bambini alla scuola dell’infanzia.

 

Praticamente tutti i materiali possono essere manipolati, ciò che conta, nel caso dei bambini, è che quanto viene offerto loro sia sicuro, cioè atossico e non pericoloso da toccare o ingerire.

A seconda delle caratteristiche di ciascuno, faremo attenzione a fare proposte adatte: ci sono bimbi di due anni e mezzo, già capaci di riconoscere la pericolosità dei piccoli oggetti, e bambini più grandi che ancora portano alla bocca e assaggiano, qualsiasi cosa.

Solitamente, sia gli insegnanti che i genitori, conoscono i loro piccoli e scelgono di conseguenza cosa proporre loro. In linea di massima utilizzare prodotti conosciuti e di qualità è già una garanzia di sicurezza.

 

 

Criteri (personali) per la scelta e l’uso dei materiali da manipolare.

 

 

Propongo ai bambini materiali sempre nuovi per evitare la noia.

 

Scelgo di utilizzare materiali naturali e a basso costo, di uso quotidiano, che facciano parte dell’esperienza dei bambini.

 

Non finalizzo la manipolazione alla creazione di un prodotto, ma all’esperienza sensoriale che l’intero processo regala.

 

Esploro insieme ai bambini tutte le caratteristiche e gli utilizzi di un materiale, anche in più sedute di manipolazione.

 

Lascio che ognuno lavori in modo autonomo e creativo, seguendo le sensazioni e la gratificazione che il materiale sa donare.

 

Vediamo ora quali sono i materiali da manipolare più comuni e conosciuti, con uno sguardo anche ad alcune sostanze meno note ma sicuramente gradite ai bambini e alle bambine.

 

 

 

Giochi e attività manipolative, quali materiali utilizzare a casa e a scuola.

 

 

Paste da modellare.

 

Le varie paste da modellare, sono ben conosciute e molto utilizzate, con l’aggiunta di piccoli strumenti come mattarelli, formine, pentoline che permettono di lavorare il materiale e di contenere i prodotti che ne sono nati: gnocchi, biscotti, pizze ma anche palline, lumachine, serpenti.

Dalle mani e dalla fantasia può nascere di tutto, dal prodotto più primordiale, come piccoli pezzetti strappati, fino a quelli più raffinati e complessi.

Unendo, ad esempio, alla pasta modellabile gli stuzzicadenti, possono nascere prodotti tridimensionali che divertono e gratificano i bambini, oppure possono essere aggiunti materiali semplici, come gli spaghetti spezzettati, che permettono di strutturare un gioco manipolativo utile per rafforzare la muscolatura delle dita.

Alle paste da modellare si possono poi affiancare o aggiungere molti altri elementi, reperibili in casa o in natura, come quelli che i bambini e le bambine raccolgono giocando in un prato, che a noi adulti possono sembrare banali, ma che per loro sono una miniera di sensazioni ed esperienze.

 

Elementi naturali.

 

Erba, fiori diversi, pigne, sassolini, a volte piccoli pezzi di legno, tutta la gamma degli elementi naturali può essere manipolata, è facile da reperire e può essere completata ed arricchita, semplicemente, da una serie di contenitori come scatoline, utili per la classificazione.

Ne servirà una per ogni diverso tipo di materiale, dove collocare, tutti gli elementi raccolti durante una passeggiata o il gioco all’aperto.  

Anche utilizzando le pentoline e le stoviglie per giocare al ristorante, i bambini e le bambine possono passare ore, semplicemente raccogliendo, studiando, catalogando e poi usando i tesori che hanno trovato.

In classe ma anche a casa, si possono sperimentare anche ulteriori utilizzi, aggiungendo materiali che siano utili a legare ed unire i vari elementi, come nastri, fili di lana, nastro adesivo, per consentire ai bambini di costruire strutture tridimensionali gratificanti e decorative e poi grucce di metallo su cui appendere i prodotti finali da esporre.

 

Prodotti alimentari.

 

Un’altra tipologia di materiale manipolativo è costituita dai materiali alimentari che si possono reperire in qualsiasi cucina: riso, pasta, farine diverse, legumi come ceci, lenticchie, fagioli, riso soffiato, sale, coloranti per alimenti e, come sempre avviene, aggiungendo un po' di acqua agli altri elementi, il gioco si rinnova ed arricchisce di nuove sensazioni.

Semplice e di facilissimo utilizzo è la pasta di sale o della pizza: insieme ai bambini si parte dalla manipolazione libera della farina, in una prima fase si consente loro di giocare con il materiale, aiutandoli a concentrarsi sulle sensazioni che questo procura ed invitandoli a descriverle anche verbalmente, per stimolare un utilizzo sempre migliore del linguaggio ed arricchire il vocabolario.

Questa prima fase può durare anche a lungo e se il bambino è alle prime esperienze, può richiedere anche più giorni. Per renderla più interessante, possiamo fornirgli un contenitore abbastanza ampio, che permetterà alla farina di diventare lo scenario adatto ad un gioco con gli animali o con le macchinine.

Solo una volta esaurito il primo interesse, si passa ad aggiungere un secondo elemento che potrebbe essere una discreta quantità di sale, permettendo al bambino, anche in questo caso, di studiare le diverse sensazioni.

Poi, via via, si aggiungerà l’acqua, lentamente e in piccolissima quantità, per permettere al bambino di sperimentare l’effetto della mescolanza di due elementi così diversi.

Si potrà cominciare ad impastare, denominando insieme le caratteristiche della pasta che sta nascendo: liscia, dura, grumosa, appiccicosa, fastidiosa, piacevole, morbida e così via, fino ad arrivare al limite in cui la pasta raggiungendo una consistenza troppo liquida, diventa inutilizzabile.

Questa modalità di lavoro, è semplicemente quella che utilizzo io, altre insegnanti preparano velocemente la pasta e poi lasciano che i bambini e le bambine la usino. Tutto è concesso e ognuno può scegliere la modalità operativa che preferisce.

Tenendo conto che questo tipo di lavoro può essere molto divertente e gratificante, ma anche piuttosto sporchevole, per evitare frustrazioni, nostre o loro, va sempre spiegato chiaramente ai bambini, come ci aspettiamo che i materiali proposti vengano utilizzati e con quale tipo di modalità operative.

 

Contenitori per il gioco manipolativo.

 

Un’altra interessante proposta, che può essere strutturata sia a casa che a scuola è la preparazione di un ampio contenitore che contenga materiali diversi, mescolati tra loro e adatti a creare una sorta di paesaggio: lenticchie che possono essere sassolini, farina di mais che diventa sabbia, un contenitore più piccolo che contiene acqua e diventa il mare.

I bambini più grandi ameranno trasformare il tutto in un cantiere, aggiungendo piccoli camion, ruspe, barchette e personaggi, i più piccini potranno invece divertirsi a scoprire, animaletti o piccoli giocattoli opportunamente nascosti dentro i materiali.

Più il contenitore sarà ampio e più il gioco diventerà interessante, molto utili allo scopo sono le piccole sabbionaie di plastica, ma andranno bene anche vaschette di plastica o contenitori vari, disponibili anche nelle lavanderie di casa.

 

 

Attività manipolativa da fare con i bambini: riso soffiato e acqua.

 

 

Negli anni a scuola ho sperimentato l’utilizzo di molti materiali manipolativi ma solo quest’anno mi è venuta l’idea di proporre ai bambini e alle bambine il riso soffiato.

Solitamente utilizzato per l’alimentazione animale, il riso soffiato è molto economico, sicuro e ha una resa notevole in termini di quantità e durata.

 

E’ molto amato per un utilizzo finalizzato al gioco simbolico, con i mezzi di cantiere o con le pentoline, poco sporchevole e gratificante, offre inoltre ai bambini una consistenza e un aroma molto particolari.

 

Come già descritto in precedenza, con i bambini sono partita in prima battuta, da un’osservazione ed uno studio del materiale: dopo averlo offerto loro, ho chiesto di osservarlo, di annusarlo, di toccarlo, di ascoltarne il suono e di descrivere le diverse sensazioni.

 

Qualcuno, come sempre, è più loquace, altri semplicemente sperimentano in silenzio, ma tutti di solito, partecipano attivamente e con piacere.

 

Dopo la prima fase di studio, che per loro si concretizza nel gioco, abbiamo aggiunto diversi tipi di contenitori ed utensili che permettessero tutta la fase dei travasi: riempire, svuotare, spostare, aggiungere, togliere, in questo modo i bambini, senza neppure rendersene conto, compiono tutta una serie di processi di misurazione, quantificazione e valutazione delle consistenze, che permettono loro di sviluppare le competenze dell’area logico-matematica.

 

Esaurito anche questo interesse, passaggio che può richiedere anche più sedute di utilizzo, si può andare oltre. E’ importante però non avere fretta e procedere senza forzare e senza anticipare tempi e conclusioni, permettendo cioè ai bambini, di fare esperienza e di arrivarci da soli, lasciandoli sperimentare, provare ed arrivare a qualsiasi obiettivo in autonomia, con i loro piccoli o grandi passi.

 

La prima volta che ho proposto di provare ad aggiungere acqua al riso soffiato, ho visto gli occhi dei bambini brillare di stupore e piacere, sembravano increduli di poter sperimentare qualcosa di simile e questo ci dice molto su come, molti di loro, siano iper stimolati in alcuni ambiti e completamente digiuni in altri.

 

Con una brocca, ho iniziato a riempire con piccole quantità di acqua alcune pentoline, lasciando ai bambini la libertà di decidere come procedere.

 

Chi prima e chi dopo, tutti hanno cominciato a mescolare i due elementi e a studiare i risultati ottenuti: hanno visto che il riso si gonfia, diventa molliccio, si spappola, galleggia se si aggiunge molta acqua, si appiccica se ce n’è poca, l’odore cambia, insomma ognuno ha tratto le proprie conclusioni.

 

L’ultimo passaggio dell’attività manipolativa, anche questo molto divertente per i bambini, è di solito quello della pulizia della postazione di lavoro e del lavaggio dei contenitori utilizzati.

 

Lo ritengo molto importante perché consente di crescere nell’autonomia e anche nella consapevolezza: se dopo aver giocato a fare, proviamo anche a ripulire insieme quanto utilizzato, impareremo ad usare meglio i materiali e a comprendere il lavoro e talvolta la fatica, di chi ci è vicino.

Empatia e rispetto non nascono per caso, sono semi che vanno piantati e coltivati, quando i bambini e le bambine sono molto piccoli, direi il prima possibile.

 

Questo era solo un esempio di quanto il lavoro manipolativo sia necessario e piacevole per i bambini, Maria Montessori ne ha disquisito ampiamente e con grande modernità, insegnandoci a mettere questa attività al centro dei nostri percorsi.

 

Come genitore, quello che puoi fare a casa, è offrire al tuo bambino o bambina, il prima possibile, in modi diversi e con differenti materiali, quante più occasioni possibili di sperimentarsi nelle attività di manipolazione.

 

 

                                                                                                                                                                             Designed by Freepik

Cristina Vitali
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