Denaro e famiglia.
I bambini imparano il valore del denaro dagli adulti che li circondano, ma siamo sicuri di essere pronti?
Come spiegare ai bambini il valore dei soldi.
Come per tutte le altre abilità, anche per quelle legate alla gestione del denaro, i bambini imparano osservando i genitori e gli adulti intorno a loro.
Ogni famiglia ha una propria storia, una diversa situazione patrimoniale e un diverso approccio alla gestione del denaro, il cui valore viene spiegato ai bambini più con l’esempio che con le parole.
Allo stesso modo, ogni famiglia attraverso la gestione del denaro si trova non solo a fare fronte alle necessità quotidiane ma anche a quelle future e, a seconda di come saprà gestire le proprie risorse, sarà in grado di mantenere serenità e stabilità oppure no.
Per questo motivo è importante fare con il denaro scelte consapevoli ed intelligenti.
Saranno proprio quelle scelte infatti ad impattare sulla vita dei nostri figli sia oggi e che in futuro, influenzando inoltre il rapporto che i nostri figli a loro volta, costruiranno con il denaro.
La finanza comportamentale è la disciplina che si occupa di come le emozioni giochino un ruolo determinante nel rapporto di ciascuno di noi con i soldi e se è vero che molte famiglie, a prescindere dal reddito, si ritrovano a vivere di stipendio in stipendio, probabilmente le nostre emozioni non sempre ci vengono in aiuto.
I bambini piccoli hanno un approccio totalizzante ai desideri e non sopportano le frustrazioni, vogliono tutto e subito, lo vediamo bene quando ci capita di assistere a potenti capricci per l’acquisto di un gadget o di un qualsiasi prodotto.
Forse a volte, capita anche agli adulti di vivere le proprie scelte economiche con la stessa dinamica: ho un desiderio e per soddisfarlo sono pronto a tutto, senza fermarmi a pensare al prezzo che dovrò pagare.
Debiti al consumo contratti per un dispositivo di ultima generazione, acquisti d’impulso fatti per auto consolarsi ma che vengono presto accantonati, insieme alla felicità che avevano regalato, difficoltà quotidiane nel gestire le spese familiari.
Se il nostro rapporto con il denaro è di questo tipo, in gioco c’è non solo la dimensione economica ma anche quella della serenità personale e familiare e va profondamente rivisto, anche perché, spesso in situazioni simili i bambini assorbono le preoccupazioni e le ansie dei genitori, legate ai soldi e finiscono con lo strutturare a loro volta un rapporto negativo con l’economia.
Se viviamo un’esperienza di scarsità, è probabile che i nostri bambini la facciano propria, come fare quindi per evitare di trovarci in questa situazione e per raggiungere una certa serenità?
Imparando i principi base per una corretta gestione delle risorse.
Dieci spunti per gestire al meglio le proprie finanze.
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I soldi non sono né buoni né cattivi e riguardano ogni aspetto della vita.
Molte persone hanno, alla radice del proprio rapporto con il denaro, la concezione che esso sia la fonte di ogni male e che le persone che ne possiedono in quantità, siano tutte disoneste o addirittura malvage.
Lo disprezzano ma vorrebbero essere in grado di possederne sempre di più, perché sappiamo bene che senza soldi, molti aspetti della quotidianità diventano difficili se non insostenibili.
In realtà il denaro è uno strumento e come tutti gli strumenti, diventa buono o cattivo a seconda dell’uso che ne facciamo. Nelle nostre mani può creare benessere per noi e per gli altri, oppure diventare fonte di sofferenza.
Comprendere questo concetto, può aiutarci a vivere con maggiore consapevolezza e serenità il nostro personale rapporto con i soldi.
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Abbondanza e scarsità.
Con il denaro si possono comprare tutte le cose che servono a noi e alla nostra famiglia, ma quando basta? Quando quello che abbiamo è sufficiente? Te lo sei mai chiesto?
Fa riflettere il fatto che molte persone vivano di stipendio in stipendio e non riescano ad accantonare nulla. Questo meccanismo non dipende affatto dall’ammontare dello stipendio ed è comune sia a persone con redditi bassi che alti.
E’ come se all’innalzarsi della retribuzione, crescessero in proporzione desideri ed esigenze, innalzando così anche il costo della vita, in un circolo inflazionistico.
Avere pensieri di scarsità è come vivere una sensazione costante di insoddisfazione.
Questo circolo vizioso, che impedisce di godere di ciò che si ha, si può trasformare solo focalizzandosi prima che su ciò che manca, su ciò di cui siamo già ricchi, coltivando quotidianamente pensieri di abbondanza e gratitudine.
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Lavoriamo in cambio di soldi, quindi il valore dei soldi si misura in termini di tempo e di libertà.
Talvolta il valore del denaro è misurato attraverso gli oggetti che con esso possono essere comprati. Abbigliamento, case, automobili, gadget diventano in questo modo anche la misura del nostro valore: più siamo in grado di ottenere e di ostentare e più valiamo.
Se sei un lavoratore o lavoratrice dipendente, dovresti porre la tua attenzione sul fatto che ricevi denaro in cambio del tempo che trascorri al lavoro, e che quindi la tua libertà di usare il tempo per ciò che davvero conta per te, magari lo stare con la tua famiglia, è la vera misura del valore di quel denaro.
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Ricchezza e obiettivi.
Il punto precedente ci ha svelato che gli oggetti che compriamo, con il denaro faticosamente guadagnato, hanno un costo anche in termini di tempo e libertà.
Per non cadere, prima o poi, nella trappola del rimpianto, è necessario definire con chiarezza cosa conta davvero per me e per cosa vale la pena di faticare, guadagnare e risparmiare.
Dagli obiettivi che definirò, dipenderà il benessere della mia famiglia.
Quando stenderai la tua personalissima lista, ricordati di porti obiettivi concreti e misurabili e di focalizzarti non solo su oggi ma anche sugli anni a venire.
Solo così il lavoro ed il risparmio acquisteranno davvero significato.
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Essere benestanti vs sembrare benestanti.
I social media spesso descrivono un panorama poco veritiero e mostrano ricchezze più presunte che vere.
Ognuno fa le proprie scelte e vive la propria vita.
Dall’esterno non possiamo sapere se le persone con cui ci misuriamo, siano davvero benestanti o se invece, vivano al di sopra delle loro reali possibilità, contraendo debiti.
Impara a dare al denaro il tuo personale valore e non misurarti con nessuno. Con il tempo magari scoprirai che la ricchezza non sempre viene ostentata e che, allo stesso tempo, non è tutto oro quello che luccica.
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Il segreto del benessere: il risparmio.
C’è un solo modo per costruire una solidità finanziaria che ci dia serenità, a prescindere dal nostro reddito di partenza.
Il segreto consiste nel vivere un po' al di sotto delle proprie possibilità, accantonando costantemente una percentuale, grande o piccola, del proprio stipendio e lasciandola crescere con investimenti oculati.
Questo ti darà serenità e libertà di fare le scelte migliori per te e i tuoi cari.
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Formare una famiglia, condividere obiettivi.
Quando si forma una famiglia le cose cambiano anche riguardo al denaro, per due motivi: cominciamo a prenderci cura di altre persone, oltre che di noi stessi e gli obiettivi non sono più solo personali ma diventano condivisi.
Per la coppia è importante discutere in anticipo gli obiettivi di risparmio e rivederli periodicamente, per misurare i risultati ottenuti e per valutare la validità delle scelte fatte.
Dalle nostre scelte infatti, dipenderanno molti aspetti importanti del nostro futuro, per esempio la possibilità di offrire ai nostri bambini un percorso di studi di valore.
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Ricchi o poveri. Di generazione in generazione.
La ricchezza e la povertà talvolta passano di generazione in generazione, segno evidente che come tutte le altre competenze, anche quelle che riguardano il denaro, possono essere apprese e trasmesse ai nostri figli.
Se vieni da una famiglia che ti ha aiutato a conoscere i meccanismi che regolano i flussi del denaro, sei fortunato/a.
Se così non è stato, ricordati che tutto può essere studiato ed imparato e che vale la pena dedicarsi con attenzione allo studio di un argomento così impattante sulle nostre vite come quello dell’economia.
Di seguito trovi alcune indicazioni per approfondire.
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Parlare di soldi in casa.
Inutile negarlo i soldi sono un argomento tabù.
Abitualmente non se ne parla, non se ne discute, si evita di sollevarlo persino con i familiari e il partner.
E’ giunto il momento di condividere, ciò che si è imparato sui soldi e ciò che ancora ci viene difficile.
E’ bene farlo tra amici, tra colleghi, con il proprio partner prima e successivamente con i figli.
Discutere di soldi è un modo per procedere insieme, per imparare concetti nuovi, per correggere il tiro se qualcosa non va, farlo ci regala consapevolezza, benessere e libertà.
Quante donne ancora oggi dipendono economicamente o psicologicamente dai loro compagni e delegano il loro benessere e la gestione del loro denaro ai loro uomini?
Se sei in questa situazione, sappi che puoi farcela, puoi diventare capace di fare da sola e bene i conti che riguardano la tua vita, puoi imparare quello che non sai e crescere anche da questo punto di vista.
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Strumenti per imparare come fare, dedicati a grandi e piccini.
Ecco alcuni spunti su cui è possibile trovare informazioni serie sia per gli adulti che per i bambini.
Quello che conta offre spunti e risorse per una prima educazione finanziaria. Lo stesso si propone di fare anche il portale di educazione finanziaria della Banca d'Italia.
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