Pregrafismo e alfabeto: attività manipolative per i bambini della scuola dell’infanzia.

 Pregrafismo e alfabeto: attività manipolative per i bambini della scuola dell’infanzia.

Scoprire le lettere dell’alfabeto attraverso i materiali manipolativi.

 

 

 

 

Avvicinare i bambini della scuola dell’infanzia all’alfabeto, senza imposizioni.

 

 

 

 

Ogni bambino ha un momento speciale in cui inizia ad interessarsi all’alfabeto, in cui osserva, studia, trascrive le lettere che vede attorno a sé.

 

Questi primi approcci al codice scritto sono bellissimi da osservare e avvengono in realtà ad età molto diverse.

 

La ricchezza di stimoli che arricchisce i nostri bambini, fa sì che molti arrivino in prima elementare con le idee già sufficientemente chiare sull’alfabeto, ma non tutti seguono lo stesso percorso.

 

Alla scuola dell’infanzia infatti, ci sono bambini che iniziano a scrivere molte parole già a due, tre o quattro anni e che lo fanno in totale autonomia, seguendo le proprie inclinazioni e il proprio percorso evolutivo; altri invece hanno bisogno di essere accompagnati nella scoperta del codice scritto e sostenuti nell’impegno di arricchire il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze.

 

Per rispettare le esigenze di tutti i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia, la prima proposta sulle lettere dell’alfabeto, deve essere quanto più ludica e piacevole possibile, deve tenere conto della curiosità e dell’interesse, ma deve anche mantenere quell’approccio sensoriale che tanto arricchisce i bambini.

 

 

 

 

Attività di pregrafismo e gioco delle lettere in una sezione di scuola dell’infanzia.

 

 

 

 

Come ogni anno, quando arriva il momento di proporre il percorso sull’alfabeto, inizio smontando un po' quanto i bambini e le bambine già sanno sulle letterine, aiutandoli a focalizzarsi non sulla ripetizione di suoni imparati a memoria, ma piuttosto ad orientarsi verso tutti quei suoni che vengono dalla loro esperienza concreata e hanno per loro un significato.

 

Si parte dai nomi: il proprio e quelli dei compagni, si prosegue con i nomi degli animali e si cerca insieme di trovare le lettere iniziali di tutte queste parole: il nome della mamma, quello di un gioco e così via.

 

L’intento non è quello di insegnare le lettere in modo tradizionale, ma piuttosto quello di far scattare l’interruttore della curiosità, del coinvolgimento e dell’interesse, per portare ogni singolo bambino ad approfondire in autonomia, ponendosi domande, trovando risposte, costruendo il proprio personale stile di apprendimento.

 

 Quindi, anche nel caso delle lettere dell’alfabeto, i giochi e le proposte, funzionano solo se l’approccio è davvero interessate e divertente.

 

 

 

 

Costruire un alfabeto sensoriale: giocare con i materiali alla scuola dell’infanzia.

 

Attività per una settimana.

 

 

 

 

Lunedì: primo approccio alle lettere e collage dell’alfabeto.

 

 

 

 

L’alfabeto che ci accompagnerà in questo anno scolastico, è stato preparato utilizzando diversi materiali.

 

Abbiamo scelto con cura tra ciò che era disponibile a scuola: lana, carta, perle, filo, legno, sughero, farine, sale, mais e tutto ciò che potesse essere manipolato e incollato.

 

Ad ogni bambino è stata offerta una lettera ed un differente materiale da incollare, messe insieme, le lettere di tutti i bambini, sono andate a creare un alfabeto ricco e diversificato, con tanti materiali piacevoli da scoprire.

 

 

 

 

 

alfabeto sensoriale

 

 

 

 

 

Prima ancora di iniziare il collage delle lettere, ho introdotto la proposta buttando sul tappeto, nel momento della conversazione, tutte le tessere di cartoncino con l’alfabeto, semplicemente scritto in dimensioni grandi.

Ho chiesto cosa fossero e se qualcuno ne conoscesse il significato.

 

Da questa prima conversazione è scaturita la pre-valutazione delle conoscenze dei bambini e delle bambine sull’alfabeto; cosa che, nel mio gruppo si fa sempre, prima di ogni proposta.

 

Questo mi aiuta a tenere conto della diversità di livello tra le conoscenze dei diversi bambini e mi permette di seguire ciascuno in modo quanto più possibile individualizzato, valorizzando chi è già solido e sostenendo chi è ancora acerbo.

 

Dopo la conversazione ho chiesto ai bambini di tracciare su un foglio tutte le lettere che già conoscevano.

 

Questo primo tentativo, fa emergere con chiarezza estrema, sia le competenze che le capacità grafiche, che sono molto diverse per ogni bambino.

 

Questa stessa tavola è preziosa, da conservare negli anni, perché segna il momento esatto in cui, da un approccio autonomo si passa ad un apprendimento intenzionale del codice scritto.

 

Per ottenere un risultato che faccia emergere i bambini e le loro competenze, va lasciato tutto il tempo necessario per portare su carta quanto è già nel pensiero, concedendo tempo e tranquillità.

 

La cosa curiosa è che i bambini e le bambine nel corso di questa attività, non sono stati neppure sfiorati dall’idea di copiare dai compagni, ognuno di loro si è concentrato a fondo, portando sul foglio esattamente quello poteva.

 

 

 

 

Martedì: scoprire le lettere del proprio nome.

 

 

 

 

Nella giornata di martedì abbiamo letteralmente buttato sul foglio le lettere del nostro nome e, in modo del tutto casuale, le lettere dei nomi di qualche compagno, copiandole dai cartellini o dagli oggetti attorno a noi.

 

Anche qui, un’attività che può apparire banale ma che quando viene proposta, smuove l’impegno e la concentrazione.

 

Qualcuno padroneggia già lettere e nomi completi, qualcun altro si destreggia a fatica, ma tutti riconoscono come importante il saper mettere su carta lettere e parole, quindi nessuno si tira indietro e in maniera molto naturale si lascia traccia sul foglio di tutto ciò che si è individuato essere lettera dell’alfabeto.

 

Parallelamente a questi esperimenti grafici, nei giorni di lunedì e martedì, si è portato a termine il collage di tutte le lettere dell’alfabeto, costruito con materiali diversi, che ci servirà nei prossimi giorni per giocare con le lettere.

 

 

 

 

O alfabeto sensoriale

 

 

 

 

 

Mercoledì: gioco degli animali mimati con dettato grafico.

 

 

 

 

Una volta ultimato l’alfabeto, il primo gioco per cui lo abbiamo utilizzato è stato quello degli animali da indovinare.

 

L’insegnate pone davanti a sé il cartoncino con una lettera e mima in modo teatrale e divertente, un animale dal nome che inizia proprio con quella lettera, i bambini e le bambine devono indovinare di quale animale si tratta e poi scrivere sul proprio foglio la lettera.

 

Il gioco è dinamico e partecipato, perché nasce da un insieme di elementi: la drammatizzazione, la possibilità di indovinare e quindi di accaparrarsi il cartoncino con la lettera, la parte grafica in cui si mette nero su bianco la propria competenza.

 

Devo dire che proprio l’entusiasmo e la voglia di indovinare, creano un clima piuttosto vivace e caotico, magari un po' faticoso da gestire, ma che coinvolge e impegna tutti, non solo chi è già capace.

 

 

 

 

Giovedì gioco sensoriale: scrivo le lettere nei materiali.

 

 

 

 

Per questa attività ho preparato un piatto con un diverso materiale manipolativo per ogni bambino.

 

 

 

 

 

materiali manipolativi per alfabeto

 

 

 

 

 

Utilizzando le lettere l’alfabeto sensoriale, ho proposto un dettato grafico da svolgere, questa volta però scrivendo direttamente nei diversi materiali con il dito.

 

Per questa attività la nostra attenzione si è focalizzata non solo sulla pronuncia corretta dei suoni, enfatizzata e ripetuta più e più volte, ma anche sulla modalità migliore per tracciare le lettere, partendo cioè dall’alto verso il basso.

 

Al cambio di ogni lettera coincide poi una rotazione dei materiali: ogni bambino passa il piatto al compagno di destra, in questo modo tutti i bambini provano tutti i materiali e sono intensamente stimolati.

 

Pronunciando le lettere in modo corretto ma enfatizzato, ci si diverte e, allo stesso tempo, si esercita la corretta postura della lingua e della bocca.

 

 Scrivendo più volte le lettere in materiali diversi, si esercita la manualità e si vive un’intensa esperienza sensoriale, che lascia una traccia profonda, come testimoniato dalle rielaborazioni grafiche.

 

Ai bambini e alle bambine il gioco è piaciuto così tanto, che ci siamo ripromessi di ripeterlo.

 

 

 

 

Venerdì: esperimento con il mio nome e gioco con i materiali 2.

 

 

 

 

Per allenare alla scrittura del proprio nome, ho preparato una piccola griglia stampata con più righe, su cui i bambini e le bambine potessero esercitarsi a scrivere il proprio nome.

 

Per qualcuno questi sono i primi approcci, per altri è una competenza già ben avviata; per tutti questo semplice esperimento, conservato e riproposto nel corso dei mesi, lascerà traccia dell’evoluzione grafica.

 

L’attività di tracciare le lettere dell’alfabeto nei materiali sensoriali è stata molto apprezzata dai bambini e dalle bambine, così abbiamo deciso di riproporla ma questa volta vissuta dai bambini in autonomia.

 

A turno, ogni bambino ha condotto l’attività, scegliendo, se possibile, nominando e mostrando ai compagni una lettera dell’alfabeto; dopo aver trovato parole che iniziassero con quella lettera e aver tracciato virtualmente le lettere in modo corretto con il movimento del braccio, si è andati a scrivere direttamente nel piatto con il materiale, più e più volte.

 

Il fatto di lasciare che i bambini conducano l’attività li rende particolarmente responsabili e attenti e permette all’insegnate di focalizzare l’attenzione sul modo di tracciare dei singoli bambini e di correggere eventuali impostazioni scorrette.

 

Il contenitore con il materiale non ha le caratteristiche dello spazio foglio ma, in questa prima semplice modalità di scrittura, si evidenziano comunque i tracciamenti scorretti, da sotto in su o a specchio; il lavoro con i materiali favorisce le correzioni e consente tentativi ripetuti, senza la frustrazione di riconoscere il proprio lavoro come scorretto o meno buono di quello dei compagni.

 

 

Ripetere queste attività nel corso dei mesi può essere utile per documentare l'evoluzione degli apprendimenti. 

 

Se desideri approfondire leggi anche: Alfabeto alla scuola dell'infanzia: dal corpo alle lettere costruendo l'alfabeto montessoriano.

 

Solo un’ultima nota: in questi giorni di sole autunnale, siamo riusciti a svolgere tutte queste attività all’aperto, servendoci come supporto per la parte grafica, delle tavolette.

 

Sembra controintuitivo, ma quando si lavora all’aperto, i bambini e le bambine sono più concentrati e focalizzati, godono del semplice contatto con l’erba e della luce del sole, amano vivere le attività sentendosi parte della natura, non si distraggono, non si agitano, semplicemente vivono il momento con benessere.

 

 

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Cristina Vitali
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