Cinque attività sensoriali, divertenti e a costo zero, da proporre ai bambini.

bambini mani terra primavera

La primavera ogni anno offre a grandi e piccini la possibilità di tornare a passare più tempo fuori casa, sia in famiglia che a scuola si creano molte occasioni per giocare all’aperto e si possono trovare numerose opportunità di esplorazione e scoperta.

 

Perchè è importante la natura per i bambini.

 

 

 

Per i bambini, tutti i bambini, il gioco all'aperto costituisce una risorsa splendida per scoprire ed apprendere cose sull’ambiente che li circonda ma anche e soprattutto su sé stessi.

 

Giocando nella natura scoprono facilmente cosa si può fare e cosa no, quali sono i loro limiti, come si può raggiungere un determinato obiettivo, per esempio arrampicarsi, rotolare, scavare e come invece non si riuscirà a raggiungerlo.

 

Quando sperimenta sé stesso all’aperto, un bambino è focalizzato, audace, curioso e lo è in modo totalmente attivo perché l’interazione con l’ambiente naturale, diversamente da quella con un dispositivo elettronico, è sfidante e non può mai essere vissuta passivamente.

 

 
 

Cosa ci insegna la natura.

 

 

 

La natura insegna ai bambini e alle bambine a cercare e trovare soluzioni.

 

Quando, stando immersi nella natura, ci soffermiamo ad osservare gli animali, anche i più piccoli, impariamo a comprendere il mondo: le api, le formiche, tutti gli insetti ci raccontano l’appartenenza ad un gruppo, la cooperazione, il lavorare per il bene comune, la fragilità che spesso ha anche un’altra faccia, fatta di agilità, velocità e forza.

 

Il mondo degli insetti affascina i bambini, per questo anche dal semplice gioco in un prato, le domande nascono in gran numero. Quando a scuola si gioca in cortile e qualcuno trova qualcosa di interessante, subito accorre per mostrarlo agli altri e condividere la scoperta.

Agli adulti quindi, basta semplicemente affiancarli e rispondere, per constatare quanto possano imparare da questa esperienza.

 

La natura però insegna non solo ai più piccoli ma anche ai grandi, insegna la pazienza di aspettare che un’esperienza, solo apparentemente priva di un particolare scopo concreto, si trasformi in apprendimento.

 

Ci insegna che non si deve temere di lasciare che i bambini e le bambine giochino all’aperto per il timore che si ammalino, tutt’altro ne saranno rafforzati.

 

Ci aiuta a scoprire che alla fine, con un minimo o nullo impegno economico, si possono fare esperienze importanti, divertenti, direi decisive per la crescita e la felicità dei nostri bambini e bambine.

 

Ecco allora cinque attività, facili da organizzare, che possono essere strutturate anche in città, divertenti ed economiche, di cui potrete godere insieme ai vostri bambini e bambine.

 

 

                                                                                     

Quali attività sensoriali è possibile fare nell'ambiente naturale:

cinque proposte da fare ai bambini.                                          

 

 

 

Tutte le attività che andremo a vedere, sono da considerare attività sensoriali perchè coinvolgono tutti i cinque sensi e consentono ai bambini di sperimentarsi nell'ambiente naturale.

 
 

 Attività di manipolazione di terra e acqua: aiutare i bambini a scoprire le consistenze.

 

 

L'attività di manipolazione di terra e acqua non richiede spazi particolarmente ampi o investimenti economici importanti.

Basterà organizzare una piccola porzione del giardino, oppure un paio di cassettine in terrazzo, per consentire ai bambini di sperimentare le consistenze e di utilizzare la terra con un approccio sensoriale.

Giocare con la terra e l'acqua è estremamente semplice: dopo aver preparato lo spazio di azione, ai bambini va lasciata l'opportunità di agire autonomamente: la terra è il materiale al centro del gioco e loro potranno guardarla, scoprendo che al suo interno vivono piccoli animali, ma anche annusarla e toccarla.

Con l'aiuto di semplici strumenti come palette e piccoli contenitori, potranno fare travasi, manipolandola nelle sue diverse consistenze e percepirne le caratteristiche: colore, consistenza, peso, aspetto.

Solo successivamente, una volta esaurito l'interesse per il gioco con la terra, si può proporre ai bambini di aggiungere con una brocca una piccola quantità di acqua ed invitarli ad osservare quello che succede e a verbalizzare, descrivendoli, tutti i cambiamenti che stanno percependo. Questa attività di descrizione è molto importante perchè favorisce lo sviluppo del linguaggio e arricchisce il vocabolario dei bambini, di nuovi termini e di nuove sfumature.

Aggiungendo l'acqua alla terra, a poco a poco si creerà il meraviglioso fango, con cui scoprirete che i bambini possono giocare per ore e a volte, giorni.

 

Una volta presa confidenza con acqua e terra, una volta osservato che l’acqua cambia la consistenza della terra: poca la secca, troppa la rende pastosa, i bambini saranno pronti a seminare e con il tempo diventeranno capaci, semplicemente toccando la terra, di comprendere se i piccoli germogli o le piantine, possono avere bisogno di essere irrigati oppure no.

Questo è il più grande segreto per il successo di ogni coltivazione: toccare il terriccio per sapere se sia necessario irrigare, sarà la terra a dirci cosa fare.

La cura che il bambino porrà nel coltivare il suo orto, dovrà essere quotidiana e gli insegnerà il tempo dell’attesa, in cui sembra che nulla possa accadere e invece tutto sta lavorando.

 

Proprio come nel cammino di crescita di ciascuno di noi, quando tutto sembra statico o addirittura perduto, spesso scopriamo che sta per accadere qualcosa di straordinario.

 

 

Come creare con i bambini una scatola sensoriale e cosa usare per riempirla.

 

 

 

 Le scatole sensoriali sono semplici contenitori che opportunamente riempiti, con materiali di tipo diverso, permettono ai bambini e alle bambine di giocare utilizzando i loro sensi.

A seconda delle età dei bambini e dei materiali prescelti per riempirle, le scatole sensoriali permettono di creare ambienti e occasioni di gioco, in cui sperimentare con i sensi ed in particolare con il tatto.

Le scatole sensoriali possono essere riempite con piccoli pezzi di tessuto, con materiali naturali, con piccoli oggetti, con materiali di recupero a seconda di ciò che si desidera proporre.

 

Nel nostro caso possono essere utilizzati materiali come foglie, fiori, legnetti, terriccio, frutti e tutto ciò che si può reperire nel prato o nell’orto, per i più piccini potrà andare bene anche sabbia pulita dentro cui nascondere piccoli giochi, come animali o dinosauri.

 

Si può cominciare partendo da un solo materiale e poi aggiungere via via tutti gli altri, oppure si può mettere tutto insieme, non escludendo di utilizzare anche l’acqua, unita ad altro, per far osservare il galleggiamento e le diverse consistenze.

Non c’è niente di più divertente che giocare con il fango, senza paura di sporcarsi.

 

 

Caccia al tesoro per bambini: cerca e trova nella natura.

 
 
 
Avete presente la caccia alle uova della tradizione pasquale britannica? Easter bunny, il coniglio pasquale, nasconde le uova tra le piante del giardino, sfidando i bambini a cercarle e a trovarle.
 
Questa caccia al tesoro, tanto divertente, può essere riproposta in qualsiasi momento dell’anno, nascondendo opportunamente piccoli oggetti a tema, come animaletti di plastica, dolcetti o qualsiasi altra cosa che poi, i bambini, da soli o in gruppo, dovranno ritrovare.
 
La caccia al tesoro nella natura può essere resa ancora più sfidante se fatta aggiungendo degli indizi collocati in precedenza in punti strategici e che possano essere facilmente trovati dai bambini. Bastano semplici bigliettini con scritto un indizio da seguire come: fai cinque passi poi voltati e guarda alle tue spalle… oppure gira intorno al cespuglio e cerca sotto i suoi rami… o ancora indovina cosa mangiano i vermi, prima di proseguire.
 
Il risultato finale sarà una sorta di gioco da tavolo ma vissuto letteralmente immersi nella natura e che potrà essere proposto sia nel giardino di casa, che in un parco, oppure durante una gita fuori porta o in montagna.
 
Richiede semplicemente di predisporre gli elementi da ricercare, quando i bambini non possono vederci e di preparare un piccolo premio da condividere alla fine del gioco.
 
Può essere giocato in squadre, se i bambini sono numerosi, oppure singolarmente e vi regalerà senz’altro momenti piacevoli, senza nessuna difficoltà.
 
 
 

Aiutare i bambini a scoprire il favoloso mondo degli insetti.

 
 
 
Formiche, api, farfalle, anellidi e tutto quanto di vivo e brulicante un prato possa offrire, costituiscono un mondo che attira ed incuriosisce i bambini.
 
Sarà per le dimensioni, tanto più piccole delle loro, sarà perché quello degli insetti è un mondo nascosto e pieno di segreti, ma in ogni caso i bambini ne sono estremamente attratti e trascorrono ore a correre in giro, scoprire, osservare e condividere le loro scoperte.
 
Quando i bambini e le bambine sono in un prato, con o senza una lente in mano, non smettono mai di chiamarti: maestra guarda!!!
 
Cercano con pazienza, raccolgono, studiano, a modo loro catalogano, contano, pensano, mettono in movimento occhi, mani, gambe e soprattutto pensiero, si divertono e comprendono meglio il mondo che li circonda. Imparano che non sono soli, che gli animali, dai più grandi e possenti, ai più piccini, hanno un ruolo nel creato e vanno rispettati, sanno, e te lo dicono, che gli animali ci portano doni inaspettati, godono dello stare nella natura e della compagnia di questi piccoli amici.
 
Per permettere ai bambini di vivere l'esperienza della scoperta degli insetti, non è necessario strutturare attività particolari, è sufficiente lasciarli liberi di giocare in un prato, magari con la possibilità di scavare qualche piccola buca per poter "guardare il mondo da un altro punto di vista".
 
 
 

Orto per bambini fai da te, come crearlo.

 

 

Per creare un piccolo orto o giardino con i bambini, si può procedere in diverse modalità.
 
La semina si può sperimentare partendo dai semini, venduti nelle buste, reperibili nei garden center, seminarli in un vaso con terriccio e attendere che germoglino, oppure si può cominciare dalle piccole piantine che si trovano in commercio già abbastanza sviluppate, piantarle e attendere che crescano, prendendocene cura.
 
In qualsiasi modo si scelga di procedere, già dopo pochi giorni si potranno osservare tutti i cambiamenti e ammirare i teneri germogli che cominceranno a prendere forma e a svilupparsi, fino a divenire piccole tenerissime piantine.
 
Piantare i semi, irrigare, ripulire dalle erbacce, attendere, tutte queste attività affascinano i bambini e le bambine e possono essere effettuate con un minimo intervento dell’adulto, l’unica accortezza deve sempre essere quella di tenere costantemente monitorata la quantità d’acqua presente nel terriccio, che non deve mai essere troppa e neppure troppo poca.
 
 
Un altro semplice esperimento da proporre è quello riguardante la fotosintesi clorofilliana, per mostrare ai bambini come la crescita delle piante, grandi o piccole, sia influenzata dalla luce.
 
Si può procedere prendendo due piantine simili e porre sopra ad una di esse, una scatola di cartone che la ricopra tutta tenendola al buio, e che abbia in un solo foro, non troppo grande, l’unico punto di ingresso della luce.
 
In questo modo, togliendo la scatola ogni due o tre giorni, si potranno osservare insieme ai bambini, le differenze tra le due piantine e come quella coperta sia più chiara e rivolga i propri germogli verso la luce, orientandosi nella direzione da cui proviene.
 
 

Infine, dopo aver giocato, esplorato, coltivato perchè non fermersi a riposare con un libro? Esistono in commercio piccoli volumi che raccontano ai bambini, in modo poetico, l’arrivo della primavera, perché non leggerne alcuni insieme?

 

 

                                                                                                                                                                              Designed by Freepik

Cristina Vitali
cristina@growinguptogether.blog
Pinterest

© 2024 Maria Cristina Vitali. Tutti i Diritti Riservati.

Powered by GP Informatica

Non sono tanto le cose che possediamo, ad arricchire la nostra vita, quanto le esperienze che condividiamo.

Image