Burattini. Compagni di gioco affascinanti, misteriosi e divertenti.

Dovete organizzare una festa di compleanno, un pigiama party, un pomeriggio con gli amichetti, una serata un po' speciale? Non volete spendere troppo per farlo?
Oppure pensavate ad una cosa tranquilla, intima e divertente? Perché non provare a cimentarsi in un racconto facendosi aiutare dai burattini?
Burattini da scoprire.
Questi piccoli amici sono davvero speciali e i bambini e le bambine li amano perché, di volta in volta , sanno essere divertenti, irriverenti, a volte teneri, oppure buffi e sorprendenti.
Credete che farlo sia difficile e di non essere all’altezza? Niente di più sbagliato. Provare per credere.
Se si è alle prime armi basta scegliere una storia che non sia troppo complicata da narrare e soprattutto, farsi aiutare da personaggi che catturino fin da subito la simpatia dei bambini.
Ecco di seguito 5 indicazioni pratiche per muovere i primi passi nel magico mondo della recitazione con i burattini e per impostare questa attività con successo.
Cosa sono i burattini.
E come farli scoprire ai vostri bambini? I burattini sono pupazzi colorati, generalmente costruiti con stoffa morbida, piacevole al tatto e alla vista.
Prendono vita grazie alla mano del narratore che li infila come un guanto, li anima e da loro voce, catturando l’attenzione del bambino.
Esistono in commercio sia personaggi singoli che interi set, questi ultimi offrono la possibilità di narrare intere storie con vari personaggi.
Per cominciare consiglio l’utilizzo di un solo pupazzo che possa aiutarci a prendere confidenza sia con l’aspetto della manualità che con quello della recitazione.
Successivamente si potranno scegliere i gruppi che più ci piacciono: gli animali, i personaggi di una storia o altro.
Come scegliere il burattino giusto.
Se si decide di iniziare con un solo pupazzo, questo dovrebbe essere molto caratterizzato.
L’animale preferito, una principessa o un dinosauro, se siamo in quella fase, insomma qualsiasi figura va bene purché ci accompagni nel magico mondo del racconto.
Se avete dimestichezza con ago e filo, potete divertirvi a creare voi stessi un personaggio, bastano pochi ritagli di stoffa, qualche bottone, poca gomma piuma e tanta fantasia.
Come usare facilmente i burattini.
Per iniziare si può utilizzare un burattino per introdurre il magico momento della lettura, dando al pupazzo il ruolo di amico che accompagna il bambino nell’ascolto della storia e si ferma con lui ad ascoltare la narrazione.
Successivamente, dopo aver acquisito un po' di sicurezza, si può passare ad un utilizzo come personaggio vero e proprio.
Ad ogni interpretazione il pupazzo avrà un carattere tutto suo e quindi anche una voce ben definita, che ovviamente non dovrà essere la nostra ma piuttosto, di volta in volta, una voce stridula, cavernosa, dolce, buffa eccetera, a seconda dei casi.
Per i più bravi si passerà poi alla narrazione di storie più complesse con l'utilizzo di diversi personaggi.
Vanno benissimo i racconti della nostra infanzia, quelli che conosciamo già bene e in cui ci sentiamo più sicuri, per esempio Cappuccetto Rosso o I tre Porcellini
che sono sempre amatissimi dai bambini.
Dove vivono i burattini?
Dove riposano i burattini dopo il lavoro?
Proprio in virtù delle loro caratteristiche di personaggi che prendono vita, i burattini devono trovare uno spazio tutto loro.
Che sia un singolo animale di pezza o che sia un intero set è consigliabile che non vengano lasciati nelle ceste insieme agli altri giochi, magari abbandonati alla rinfusa, in questo modo perderebbero infatti quella loro speciale caratteristica che è quella di avere una personalità.
A questo scopo risulta più efficace conservarli in uno spazio tutto loro che aiuti anche i bambini a tenerli in ordine e che costituisca una sorta di “casa” così quando prenderanno vita nelle storie manterranno la loro “dignità”.